Home CRONACA Pioltello, la scuola, il Ramadan: «Questa è l’Italia del futuro»

Pioltello, la scuola, il Ramadan: «Questa è l’Italia del futuro»

A Pioltello, nella scuola “Iqbal Masih”, dove il 43 per cento degli alunni sono stranieri, si resiste all’impatto delle polemiche e delle pressioni ministeriali, dopo la decisione del preside di rendere festivo l’Eid-al-fitr, ultimo giorno del Ramadan.

A Pioltello, nella scuola “Iqbal Masih”, dove il 43 per cento degli alunni sono stranieri, si resiste all’impatto delle polemiche e delle pressioni ministeriali, dopo la decisione del preside di rendere festivo l’Eid-al-fitr, ultimo giorno del Ramadan.

Andrea Di Giovanni, docente di Urbanistica, esperto di questo contesto urbano, spiega: «Parliamo di uno dei Comuni con più alta percentuale di residenti stranieri in Italia. Abbiamo lavorato in scuole con buone strutture, ben gestite, con docenti estremamente motivati. Pioltello è un fronte che riguarderà l’Italia a breve: molti alunni sono di seconda generazione e hanno aspirazioni, desideri, visioni molto simili a tutti gli altri studenti. Sono molti più gli elementi comuni, che quelli di differenza. Parliamo delle nostre città di domani».

In un reportage del Corriere della Sera, le voci di chi alla “Iqbal Masih” lavora. Sette plessi, da asilo a scuole medie. Una docente anziana chiede ,«per cortesia», di restare anonima e spiega il suo punto di vista sulla chiusura per il Ramadan: «Solo una questione pratica, l’abbiamo chiesto noi. Meglio fare un giorno con metà bambini in classe, o uno con tutti presenti? Non un’ora di scuola persa. All’inginocchiamento all’Islam non vale la pena rispondere. Non si capisce dove sia lo scandalo». Il giovane preside Alessandro Fanfoni, pure violinista e interista, sottolinea il Corsera: «Nessuna motivazione politica nella scelta. La vicenda è stata vissuta con massima tranquillità nel nostro contesto scolastico». Fino a un certo punto, un attimo dopo il dirigente scolastico confessa: «Mi spiace, ma vedo purtroppo minata la mia sicurezza, per le minacce e gli insulti».

Quarantamila abitanti e un complesso, il Quartiere Satellite, fatto di ecomostri edilizi per un totale di 2 mila appartamenti, con 10 mila abitanti di quasi 100 nazionalità, ritenuto uno tra i quartieri più multietnici e problematici d’Italia, Pioltello riflette sulle pressioni che è costretta a subire.

Come un’ispezione ministeriale, che una docente stigmatizza: «Sono stati mandati a a fare le pulci a un preside che lavora 14 ore al giorno, in una delle scuole più difficili d’Italia; vi rendete conto?». E Ivonne Cosciotti, sindaca del Pd, aggiunge: «La politica ha creato questo clima di guerra e di insofferenza che c’è ora a Pioltello».

Mentre aspetta il figlio davanti alla scuola elementare di via Bolivia, il titolare di una ditta edile, Hassan Burkan, cerca di farci ragionare un po’ tutti: «Con rispetto, fine Ramadan è come per i cristiani il Natale. Alcuni non mandano i figli a scuola. Non credo sia reato, altrimenti che mi dite dei bambini di Milano che saltano una settimana di lezioni per lo sci? La chiusura? Nessun genitore l’ha mai chiesta, ma sì, credo sia un segno di rispetto».

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