Oggi c’è stata la quarta udienza del processo contro Alessandro Impagnatiello, che è accusato di aver ucciso la compagna Giulia Tramontano che era incinta al settimo mese. L’ex barman risponde delle accuse di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi, rapporto di convivenza, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere, per le quali rischia l’ergastolo.
La testimonianza resa dalla sorella della vittima, Chiara Tramontano, gela l’aula: “Giulia diceva che tutto quello che mangiava aveva un sapore assurdo, in ogni cibo odore strano. Diceva a mia madre che il latte il giorno dopo che lo aveva aperto aveva un sapore strano”. Secondo gli inquirenti, Impagnatiello avrebbe avvelenato per mesi la compagna somministrandole dosi di topicida nel cibo e nelle bevande.
Ecco cosa ha detto la sorella di Giulia Tramontano
In quei giorni, la giovane scriveva alla madre di avvertire “un gran bruciore allo stomaco”. “L’acqua che abbiamo preso puzza terribilmente di ammoniaca. L’ho buttata, puzza tantissimo”, diceva alla mamma il 9 dicembre 2022. “Sarà qualche lotto andato a male, leggi la scadenza”.Anche con il compagno la 29enne lamentava di sentirsi sempre priva di forze. “Mia sorella diceva che l’acqua che assumeva aveva uno strano odore di candeggina, beveva tantissime tisane ma non le davano sollievo. Tutto quello che mangiava aveva iniziato ad assumere un sapore strano”, ha raccontato oggi la sorella della vittima.