Una giornalista ha denunciato Rocco Siffredi per molestie sessuali. Disturbi che sarebbero avvenuti tramite uno scambio di messaggi, secondo la denunciante. Il caso è seguito dal commissariato Prati e dall’avvocato Laura Sgrò. La donna starebbe assumendo, dopo l’episodio, dei farmaci contro l’ansia e i crampi addominali. Nelle chat allegate all’esposto sono presenti anche le scuse dell’attore: «Le scuse erano alla donna per le frasi che le ho rivolto, non alla giornalista per come si è comportata. La verità è ben diversa».

Che cosa è successo realmente?

Secondo quanto ricostruito dalla testata la cronista a dicembre riesce a contattare Rocco per una intervista in vista dell’uscita della serie tv a lui dedicata. Lo contatta, ma non ottiene il via libera dall’ufficio stampa. Dopo il lancio della serie, Siffredi accetta a titolo personale di fare l’intervista. L’incontro si svolge nella hall dell’Hotel Parco dei Principi a Roma. Due ore preserali dove il 59enne si complimenta con la giornalista per il lavoro svolto e citando un foto presa dai suoi social.

«Sono abituata alle lusinghe dopo le interviste e non gli diedi peso»

Questo è quanto riporta la donna nella denuncia. Dopo però lo scambio dei complimenti ci sarebbero stati due vocali del pornodivo e regista. Da contenuto più diretto: «Sei veramente simpatica, troppo carina e bona… te lo posso dire! — registra Siffredi — Quando ti stringevo non lo potevo dire troppo di più, però c… beh… lasciamo perdere che mi stavi a fa venì proprio una roba un po’ particolare. Però te l’ho detto per dirti che sei veramente una donna top, femminilità top». E ancora: «Il problema è che sono sempre molto sensibile e ho sentito tanto. Quando è arrivata l’amica tua, ciao! Eravate in due e me ne sono scappato per non fare danni». La situazione tra i due si fa però più tesa quando la giornalista gira in anteprima l’intervista all’attore. Lui chiede la correzione di alcuni passaggi che l’inviata avrebbe frainteso. Lei, di tutta risposta, gira la registrazione integrale dell’intervista.

Siffredi cede, l’articolo viene pubblicato ma, notando alcune forzature, perde la pazienza. «Non sei una giornalista, sei una approfittatrice, per vendere i tuoi articolini gonfiati ci metti tanto del tuo», le avrebbe scritto. E poi, le dà «consigli» nel fare più sesso. La giornalista, nello scambio allegato alla denuncia, controbatte nel merito del pezzo, non vuole dar peso sugli insulti ma afferma che è pronta a denunciarlo. «Pensavo fossi un po’ più carina nel comprendere quello che ti ho detto. Hai forzato tutto come se fossi pazzo. Per quanto riguarda la parte offensiva ti chiedo scusa come donna ma non lo faccio per evitare la tua denuncia, fai quello che ti senti», afferma l’attore. Seguono altri messaggi di accuse da parte di Siffredi e telefonate, a cui la donna non risponde. Infine arriva la querela per «la volontà di offendere e svilire la mia dignità di donna e professionista, senza giustificazione alcuna e per futili motivi».

La versione di Rocco: «Mi ha abbracciato, faceva continue allusioni al sesso, diceva di essere una “molto forte a letto”»

«Dovreste fare il suo nome così da dire a tutti di starne alla larga – ha dichiarato Siffredi – Era aggressiva e pressante, ho sbagliato ad accettare l’intervista. Ma anche io ho conservato i messaggi e la sfido a sbobinare tutta la registrazione». E ancora, l’attore: «Mi ha abbracciato, faceva continue allusioni al sesso, diceva di essere una “molto forte a letto”, ha invitato una amica a unirsi a noi. Una provocazione continua: “Rocco, tu sì che sei un vero uomo” e cose così. Ma ci sono i testimoni e le telecamere dell’hotel». «Mi chiedeva in continuazione una consulenza sul sesso e in un momento di rabbia e stress le ho risposto mettendola su quel piano. Sono molestie, queste?», ha precisato.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.