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Vuoi usare il pc con la forza del pensiero? Musk mostra il primo paziente con impianto cerebrale di Neuralink

Musk mostra in un video il primo paziente che controlla il mouse con il pensiero grazie all’impianto cerebrale di Neuralink. Ma com'è possibile tutto questo?

La svolta o la fine?

La startup americana Neuralink del miliardario Elon Musk ha pubblicato un video in cui un paziente gioca a scacchi con la mente sul computer utilizzando un impianto cerebrale. Noland Arbaugh, 29 anni, tetraplegico dopo un incidente stradale, racconta di giocare a scacchi e al videogioco ‘Civilization’ o di prendere lezioni di giapponese e francese grazie a un impianto cerebrale che gli permette, da solo, di controllare il mouse di un computer. “È pazzesco. Ci sono ancora tante cose da fare, ma mi ha già cambiato la vita”, afferma scherzando sul fatto di essere diventato “telecinetico”. Il paziente racconta come questa nuova tecnologia gli ha permesso un accesso semplificato a molti dei suoi hobby. Descrive il modo in cui riesce a spostare il cursore sullo schermo mentre l’impianto traduce la sua intenzione.


Il capo di Tesla e SpaceX e proprietario di X ha annunciato a gennaio che Neuralink aveva posizionato il suo primo impianto cerebrale su un paziente come parte di studi clinici. Alla fine di febbraio ha assicurato poi che questo paziente era ormai in grado di controllare con il pensiero il mouse di un computer. “Il motivo per cui ho aderito a questo progetto è che volevo far parte di qualcosa che penso cambierà il mondo”, ha detto Arbaugh

Guarda il Reel di Elon Musk

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.