Home CRONACA Daniela Santanchè indagata! Le dimissioni sarebbero una buona idea?

Daniela Santanchè indagata! Le dimissioni sarebbero una buona idea?

Cosa è successo?

Oggi la Procura di Milano ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti delle società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria. Inchiesta in cui anche le società partecipate da Daniela Santanchè sarebbero indagate per le presunte irregolarità sulla gestione della cassa integrazione durante il Covid. L’accusa sarebbe di non aver versato 120mila euro di contributi previdenziali all’Inps per i dipendenti.

La domanda che si fa Dillinger

La domanda che ci facciamo noi di Dillinger è: ma è normale che in un governo come quello della Meloni, che si propone come migliore e rettilineo, ci sia un ministro della Repubblica indagato? Questo non intaccherà la nostra immagine agli occhi dell’Europa?

Senza parlare di noi italiani che ormai non sappiamo più cosa pensare visti anche gli ultimi avvenimenti baresi… Diciamo che le prossime elezioni di Giugno serviranno a capire se determinati asset reggono o devono cambiare anche a livello politico. Vi ricordiamo infatti che le elezioni amministrative in Italia del 2024 si terranno l’8 e il 9 giugno 2024, in contemporanea alle elezioni europee, come definito da un decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri nel gennaio dello stesso anno. E qui si vedrà se questa destra regge davvero.

Cinque indagati

In totale sono cinque gli indagati che compaiono nell’avviso di chiusura indagini per truffa aggravata sulla cassa integrazione Covid. Oltre a Santanchè sono indagati infatti Dimitri Kunz D’Asburgo, compagno della senatrice di Fdi, Paolo Giuseppe Concordia, responsabile delle tesorerie di Visibilia Group, e – come detto – le due società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria.

L’ipotesi


Sono 20.117 ore per un totale di 126.468 euro di cassa integrazione a zero ore chiesta e ottenuta dall’Inps durante il periodo del Covid, dal maggio 2020 al febbraio 2022, per 7 dipendenti di Visibila Editore e 6 di Visibila Concessionaria, i quali in realtà avrebbero continuato a lavorare regolarmente. È quanto si evince dall’avviso di conclusione delle indagini, che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio e riguarda anche le due società.

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