Un uomo, prima di un tennista
Un altro gesto di umanità straordinaria regalata da Jannik Sinner al mondo del tennis sempre più ultra-professionale. Il Rosso di San Candido, arrivato agli ottavi di finale del Miami Open dove tra poche ore se la vedrà con l’australiano Christopher O’Connell (insieme a lui, altri due italiani: Matteo Arnaldi contro il ceko Machac e Lorenzo Musetti contro il numero 2 al mondo e testa di serie numero 1 del seeding, lo spagnolo Carlos Alcaraz), in Florida ha deciso di allenarsi con un altro fenomeno della racchetta, Alfie Hewett, forse il più grande campione nella storia del tennis su carrozzina.
Il video di Sinner che, seduto su una sedia a rotelle, scambia più di una pallina con Hewitt, ha fatto ovviamente il giro del web facendo raccogliere all’italiano una marea di commenti positivi e applausi.
Alfie Hewett, il Roger Federer del tennis in carrozzina
Hewett, inglese di 26 anni, è stato a lungo numero 1 al mondo e oggi occupa la seconda posizione. In carriera vanta già 8 prove del Grande Slam vinte. Di fatto, è un po’ il Roger Federer, il Rafa Nadal o il Nole Djokovic del tennis riservato agli atleti disabili, e Sinner con grande sensibilità e senso di umanità ha voluto non solo dare visibilità a questo sport ma anche immedesimarsi con chi gioca su una carrozzina sperimentandone il punto di vista e le enormi difficoltà.
Ormai Sinner abbiamo imparato a conoscerlo
Che Sinner sia un uomo prima di un campione lo testimonia anche quanto accaduto domenica sera, nel bel mezzo del soffertissimo turno vinto in rimonta contro l’olandese Griekspoor. Il match era stato annullato 50 minuti per pioggia e prima di ripartire Jannik, in grande difficoltà e sotto 1 set a zero fino a quel momento, anziché ritirarsi in disparte per ritrovare concentrazione aveva deciso di tornare in campo per giocare con un bimbo: “Quando ha smesso di piovere sono uscito sul prato col team, non si può pensare solo al tennis, ho cercato di staccare un attimo”.