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Approvato il decreto Milano-Cortina 2026: il Pd ha la sensazione che la maggioranza abbia un solo interesse

Nell'Aula della Camera viene approvato con 143 sì, 49 no e 63 astenuti il decreto che contiene 'disposizioni urgenti' in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026

Pd: “Sui Giochi Olimpici la situazione è fuori controllo”

“Sui Giochi Olimpici la situazione è fuori controllo: la maggioranza ha votato contro il mio ordine del giorno che chiedeva tre cose semplici: reimpiantare nel bellunese lo stesso numero dei larici abbattuti per far spazio alla follia della pista di Cortina, garantire il piano di utilizzo della pista stessa nel post olimpico e recuperare il budget necessario per smantellare la pista di Cesana, chiusa dal 2011, e riforestare l’area”. Lo ha detto il deputato democratico, responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto.

“Salvini si sta trasformando nel Principe del ghiaccio”

“La sensazione – aggiunge – è che la maggioranza abbia un solo interesse: usare nuove infrastrutture, anche se inutili, a fini elettorali alla faccia dello sport. Il ministro Salvini si sta trasformando nel Principe del ghiaccio, ma di agghiacciante c’è solo il suo sprezzante utilizzo di denaro pubblico e il governo, evidentemente genuflesso a Salvini, si ostina invece a costruire una pista a Cortina nonostante il doppio parere contrario del Cio e l’enorme rischio che possa non essere utilizzata neppure per lo scopo per la quale viene costruita. È tutto inaudito e irresponsabile. Così riempiremo solo il Paese di imbarazzanti monumenti all’insostenibilità e all’amichettismo”.

Italia Viva: “Mancano idee per lo sviluppo sostenibile”

“Noi di Italia Viva non offriremo alibi alla maggioranza, opponendo un pregiudiziale ostruzionismo alle scelte bizzarre contenute in questo decreto: ci asterremo”. Lo ha detto nell’Aula della Camera, Mauro Del Barba, deputato di Italia Viva, nel corso della dichiarazione sul decreto Milano-Cortina. “Le Olimpiadi invernali e le Paraolimpiadi rappresentano un’opportunità offerta al Paese di sostenere la montagna e il turismo alpino, dunque una zona del Paese e un settore che più di altre soffre gli effetti del cambiamento climatico. Eppure, il decreto si limita a declinare questo sostegno in parole e alcune opere infrastrutturali, ma non in idee che vadano in direzione di uno sviluppo sostenibile. Gli sforzi del governo si concentrano sulla scommessa di una nuova pista da bob.

In questo modo la Lega e il suo ministro Salvini, sempre più padroni della manifestazione, segnano il passaggio dalla fase fisica, di radicamento sul territorio del partito, a quella metafisica e sovranista in cui si prendono decisioni bizzarre ‘a scapito’ dei territori”. “L’importante è partecipare, è vero, ma De Coubertin non si riferiva ai cda e agli appalti”, ha concluso.

FDI: “le opere previste si faranno”

“Questo decreto non fa altro che accelerare una serie di meccanismi e di governance così da raggiungere meglio gli obiettivi preposti. Le opere previste si faranno: il governo Meloni vuole recuperare il tempo che dal 2019 si è perso, tempo ascrivibile per la maggior parte a chi ha governato prima di noi. Eventi come le Olimpiadi sono grandemente utili alle città e alle Regioni che li ospitano. Grazie ai Giochi olimpici, infatti, nel 1956 Cortina diventa la perla delle Dolomiti, nel 1960 Roma rinasce con una serie di straordinari impianti di cui ancora oggi cittadini romani e tutti gli italiani possono godere e nel 2006 Torino da città operaia diventa città turistica”.

A ricordarlo nell’Aula della Camera è Mauro Rotelli, deputato di Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, in dichiarazione di voto al decreto Milano-Cortina. “I Comuni ospitanti – aggiunge – hanno una vera e propria trasformazione grazie alle Olimpiadi, che si sono dimostrate essere delle occasioni in grado di cambiare in maniera radicale le città non solo da un punto di vista infrastrutturale, ma anche sociale e culturale”.

“Fratelli d’Italia il 24 giugno del 2019 era all’opposizione del governo quando Milano e Cortina vennero designate sede delle Olimpiadi, eppure mai ci siamo domandati se essere a favore o contro questo evento: noi l’abbiamo sempre sostenuto. Rimango, per questo, allibito dai voti di astensione ed incredulo dai voti contrari di chi all’epoca era a favore. Non ci può essere un certo atteggiamento nel momento in cui si porta a casa un evento del genere e un altro quando si passa all’opposizione. Penso non sia necessario essere anticomunisti per tifare Italia: basta essere italiani”, conclude.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.