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Puff Daddy accusato di traffico sessuale

Le ville di Sean “Diddy” Combs, 54 anni, altro nome con cui è noto, sono state appena perquisite dagli agenti federali della Homeland Security Investigations. Le autorità di New York stanno coordinando le indagini su un presunto traffico sessuale

A pensar male si pensa sempre bene, disse qualche saggio. Dall’era dello showbusiness, a Hollywood e dintorni, abbiamo l’impressione si stia planando nelle sabbie mobili del sexbusiness.

Traffico e molestie sessuali sono di certo reati gravi, da perseguire con efficacia. C’è da chiedersi per quale ragione questo genere di delitti stia levitando ogni anno di più, con un crescente numero di star incriminate, soprattutto dopo la bufera del #metoo e dei casi Weinstein ed Epstein, scandalo che ha coinvolto anche il principe Andrea d’Inghilterra.

C’è un altro reato odioso, l’estorsione. Un’ombra che opacizza alcune vicende dove, grazie al patteggiamento, la presunta vittima ha accettato di non procedere giudizialmente in cambio di un bel gruzzolo. Sembra un po’ leggersi tra le righe delle ultime notizie sul rapper Puff Daddy.

Perquisite le ville di Los Angeles e Miami

Le ville di Sean “Diddy” Combs, 54 anni, altro nome con cui è noto, sono state appena perquisite dagli agenti federali della Homeland Security Investigations. Le autorità di New York stanno coordinando le indagini su un presunto traffico sessuale e hanno disposto di passare al setaccio le lussuose magioni di Puff Daddy di Los Angeles e New York.

Sul capo del potentissimo rapper e produttore musicale, patrimonio stimato in oltre un miliardo di dollari, penderebbero varie cause per violenze sessuali. Un produttore lo ha citato avanzando l’accusa di averlo forzato ad adescare prostitute. Il legale di Combs, Shawn Holley, ha ribattuto: «Abbiamo prove schiaccianti e indiscutibili che le sue affermazioni sono totali bugie».

Poi c’è un’ex di Puff Daddy, Cassie, cantante che lui aveva messo sotto contratto con la sua etichetta Bad Boy, che lo ha citato in giudizio a novembre, accusandolo di abusi sessuali, compreso lo stupro, durati anni. L’avrebbe costretta a fare sesso con prostituti maschi e anche filmata. Combs ha negato e poi patteggiato in modo «amichevole», senza diffondere la cifra dell’intesa. Un’altra sua accusatrice dice di essere stata violentata vent’anni fa, quando aveva 17 anni. «Non ho fatto nessuna delle cose orribili di cui vengo accusato», si difende Puff Daddy.

Non è facile orientarsi in dimensioni di reato di questo genere, tra il dubbio che le presunte vittime puntino a un lauto risarcimento e il potere economico degli ipotizzati molestatori che può garantire il loro silenzio.

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