Secondo dati Istat prosegue il calo delle nascite nel 2023. I nati residenti in Italia sono 379mila, con un tasso di natalità pari al 6,4 per mille (era 6,7 per mille nel 2022). La diminuzione delle nascite rispetto al 2022 è di 14mila unità (-3,6%). Ma il dato più impressionante è se facciamo il confronto con il 2008, ovvero l’ultimo anno in cui in Italia c’è stato un aumento delle nascite. Dal 2008 il calo è di 197mila unità (-34,2%).
È un trend in calo da allora, che richiede un significativo impegno, che possa impattare su tutte quelle che sono le problematiche attorno alla stessa decisione di mettere o meno al mondo un figlio. I problemi principali riguardano sia disparità salariale che c’è tra i due sessi, sia la mancanza di adeguamento degli stipendi rispetto agli attuali costi della vita, partendo dal cibo fino ad arrivare all’istruzione. Si è consapevoli che, mettendo al mondo un’altra vita, le si dovrà garantire il massimo fino a quando essa non sarà indipendente e autosufficiente. Diventare genitori non è un obbligo, ma dovrebbero essere date a tutti uguali opportunità su un tema così delicato e spesso centrale nella vita di ognuno.