Non so se ci rendiamo conto ma in confronto il teatro dell’assurdo di Samuel Beckett è racconto di realtà. Succede che per Pamela Prati e le sue fantasie reiterate si sia dovuto pronunciare il gip di Roma, archiviando la denuncia della suddetta contro le sue ex agenti Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo.
Nel 2019, Pamelona la milfona straripò sulle reti tv nazionali, prima annunciando il suo imminente matrimonio con tal Mark Caltagirone, poi riconoscendo che il Dongiovanni in questione fosse frutto della sua immaginazione.
Un fiume in piena di polemiche, interviste, copertine delle riviste di gossip, fermato (unico effetto positivo del Covid) dall’esplodere della pandemia.
Le ospitate in talk show di intrattenimento, insegnano altre signore sul viale del tramonto che non vogliono rassegnarsi, offrono dignitosi cachet e un altro quarto d’ora di celebrità prima dell’inevitabile oblio.
Il magistrato che si è occupato, certamente suo malgrado, di questo castello in aria, sentenzia: «Un espediente utilizzato con il consenso della stessa vittima a scopi auto-promozionali, con indubbio vantaggio».
Nel 2021 il pm aveva già chiesto l’archiviazione ritenendo che il caso fosse una «costruzione artificiosa costruita con la complicità, il consenso o, in ultima analisi, la tacita accettazione/connivenza da parte della soubrette». I legali di Pamela Prati ci hanno provato lo stesso. Invano.