Dopo l’attacco missilistico su Odessa, la tensione per l’escalation della guerra Russia-Ucraina è alle stelle. Oltre a Macron, che ha già ribadito i rischi di un allargamento del conflitto, ora è il ministro tedesco dell’Economia Robert Habeck a lanciare l’allarme: «L’Europa deve prepararsi a un attacco, Putin ha aumentato la produzione di armi».
Habeck, anche vicecancelliere, è pessimista: «Noi vogliamo la pace. Sì. Ma la risposta onesta e amara è: probabilmente non ci sarà una fine rapida, anche se desideriamo diversamente. Dobbiamo adattarci alla situazione di minaccia. Qualsiasi altra cosa sarebbe da ingenui.
Noi, la Germania, l’Unione europea, dobbiamo proteggerci a tutto tondo, anche dagli attacchi militari. Ogni giorno è un giorno di morte e non se ne vede la fine. Al contrario, la Russia di Putin sta passando completamente a un’economia di guerra e sta aumentando massicciamente la produzione di armi».
Intanto, cinquemila minori sono stati evacuati dalla regione russa di Belgorod, nei pressi della frontiera con l’Ucraina, a seguito di settimane di bombardamenti da parte delle forze di Kiev. Lo ha annunciato il governatore di Belgorod, Viatcheslav Gladkov. «Cinquemila dei nostri bambini sono già fuori dalla regione. Ieri 1.300 bambini sono arrivati a San Pietroburgo, Bryansk e Makhachkala».