Erano in migliaia gli israeliani che ieri manifestavano a Gerusalemme per chiedere le dimissioni del premier Netanyahu e il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. Ieri il movimento islamista palestinese ha detto di ritenere ancora “troppo distante la posizione di Israele per fare progressi nei negoziati”. Mentre, secondo Netanyahu, è Hamas ad aver irrigidito le sue posizioni sui termini di una tregua.
La rivolta contro il Primo Ministro Netanyahu
Migliaia di israeliani erano in strada a chiedere maggiori sforzi per liberare gli ostaggi tenuti a Gaza, ma anche l’uscita di scena del primo ministro. Hanno marciato per la seconda sera consecutiva di proteste di massa. I manifestanti hanno bloccato l’autostrada principale della città dopo essersi radunati davanti al parlamento israeliano, accendendo fuochi e sventolando bandiere israeliane. La polizia ha usato cannoni ad acqua contro di loro, respingendo i manifestanti mentre scandivano slogan, tra cui Netanyahu “deve andarsene”.
Resteranno accampate fino a mercoledì di fronte al Parlamento per chiedere le dimissioni del governo.
Le parole degli organizzatori della protesta
Questa è una prova cruciale per il movimento anti-Netanyahu, consapevole che sarà difficile ottenere la sfiducia da parte dell’Assemblea entro i sei giorni prima della pausa di primavera. Anche perché la risposta del premier è stata categorica. In una conferenza stampa prima di sottoporsi a un intervento chirurgico per un’ernia, Netanyahu ha detto che Hamas sarebbe la prima a festeggiare le elezioni anticipate. E ha ribadito: “Niente fermerà l’attacco a Rafah”. L’obiettivo dei dimostranti è mobilitare la società civile dopo mesi di silenzio, tranne i cortei dei parenti dei rapiti. “Doppiamo spostare l’ago della bilancia”, ha detto Moshe Radman, noto imprenditore dell’high tech, tra gli organizzatori della protesta.
Intanto l’esercito israeliano ha comunicato di aver concluso le operazioni nell’ospedale di al-Shifa, a Gaza e di avere di conseguenza ritirato i carri armati dopo due settimane. Hamas è entrato nella struttura e avrebbe scoperto dozzine di corpi, “alcuni in stato di decomposizione”.