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Esclusiva clamorosa: Baiardo ai domiciliari ha mentito sull’esistenza della fotografia che ritraeva Berlusconi e i Graviano. Tutta la verità mai svelata solo su Dillinger prima parte

È di ieri la notizia della notifica degli arresti domiciliari di Salvatore Baiardo in relazione alle presunte menzogne sulla foto mostrata a Massimo Giletti che ritraeva clamorosamente insieme i fratelli Graviano e Silvio Berlusconi, dando una prova della collusione dell’ex premier con la mafia siciliana. Esattamente come Dell’Utri, che è stato condannato in via definitiva a 6 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, considerato il tramite tra il potere berlusconiano e la malavita siciliana. Il programma condotto da Giletti su La7 è sempre stato più libero rispetto alla Rai. Con il passare dell’età Massimo è stato l’unico a volersi occupare ancora delle stragi del 1992 e 1993 e delle inchieste legate alla collusione tra potere dello stato e mafia, divisa in varie sfaccettature di processi finiti, alcuni archiviati e alcuni ancora in essere.

L’affaire Giletti, Baiardo e Cairo

In breve vi raccontiamo che Giletti ha deciso di intervistare Baiardo. Le notizie successive sono che Baiardo riceve 40 mila euro dal programma per rilasciare 2 interviste. In una di queste, a dicembre, anticipa che Mattei Messina Denaro sarebbe stato arrestato nei giro di un mese. Cosa che poi si è assolutamente verificata. Perché il boss siciliano fu arrestato dopo quasi 30 anni di latitanza in via Domenico lo Faso nei pressi della clinica privata La Maddalena di Palermo il 16/01/2023.

Quindi? Baiardo aveva ragione ma questo significa che Baiardo sapeva. Tanto è vero che le indagini che hanno portato all’arresto ci raccontano, grazie anche alle inchieste fatte anche con la collaborazione dell’agenza di Fabrizio Corona, che è stato il primo a portare gli audio e a far sentire la voce di Matteo Messina Denaro, che il latitante viveva già da quattro anni tra Palermo e Campobello di Mazara, spostandosi liberamente e pranzando addirittura sul mare e nei ristorante con la DIA di Palermo. C’è effettivamente qualcosa che non torna.

Fabrizio Corona stesso è stato contattato da un politico di Forza Italia e da un carabiniere corrotto, che hanno tentato di vendergli gli archivi e le agende di Matteo Messina Denaro, che gli è costata una perquisizione di 14 ore da parte di 20 uomini della DIA di Palermo.

Perché vi raccontiamo tutto questo

Nella notizia uscita ieri si dice che Baiardo ha mentito perché ha negato nell’interrogatorio alla Procura di Firenze di aver mostrato la foto a Giletti che, precedentemente, era andato spontaneamente alla Procura Generale di Firenze per denunciare questo fatto, essendo un uomo fedele alle regole e alle istituzioni del nostro Paese.

Quello fu l’errore di Giletti: toccare qualcosa che non si può toccare. Ad alcuni questo è costato la vita, a lui il posto di lavoro.

Massimo Giletti, prima del licenziamento e della sospensione del programma, esattamente 15 giorni prima, aveva sul tavolo l’opzione di rinnovo per altri 5 anni della medesima trasmissione su La7. Dopo che Baiardo nega alla procura, Giletti, viene richiamato dalla stessa Procura. E qui racconta che il suo editore, Urbano Cairo, era a conoscenza di questo racconto. Conferma di aver visto quella fotografia, che non solo esisteva, ma era certo che non fosse un fotomontaggio. La logica giudiziaria ovvia non poteva che convocare l’editore Urbano Cairo e interrogarlo in merito a questo fatto.

Che cosa ha fatto Cairo?

Che cosa ha fatto Cairo? Ha negato di aver visto quella foto. Appena uscito dalla Procura di Firenze, sapendo il motivo della convocazione, ovvero il fatto che Giletti lo avesse nominato, si è preso il suo tempo, ha fatto piano piano e di nascosto i suoi incontri con chi di dovere e, dopo una decina di giorni, si è incontrato in un bar con il conduttore romano.

“Massimo lascia il telefono in macchina e entra qui con me a bere un caffè” gli ha detto Cairo. Peccato che Massimo Giletti avesse, in quel momento, un trojan inserito nel cellulare, che, però, non è riuscito a riprendere il dialogo tra Cairo e Giletti.

Ma che cosa ha detto Cairo durante quell’incontro dopo il quale è scoppiato il caso che ha sconvolto i rapporti interni tra i poteri forti televisivi italiani, il suo editore e lui che gli è costato il licenziamento e la chiusura in blocco di una trasmissione con 50 giornalisti assunti?

Questo lo saprete nella seconda parte

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