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Berrettini torna a perdere: dopo Marrakech 250 esce al primo turno a Montecarlo

Dopo aver battuto in finale lo spagnolo Carballes Baena, il tennista romano sembrerebbe aver messo a posto la testa

Tutti parlavano di un ritorno di Matteo Berrettini dopo che aveva vinto il 250 di Marrakech. Ma si smentisce subito e perde a Montecarlo 6-3 6-1. Si chiude subito l’avventura di Berrettini all’Atp di Montecarlo, terzo Masters 1000 della stagione in programma dal 7 aprile fino al 14. Il tennista romano è stato battuto nel primo turno dal serbo Miomir Kecmanovic, numero 50 del ranking mondiale. L’azzurro, prima della sconfitta odierna, aveva vinto il torneo Atp di Marrakech (montepremi 579.320 euro), in Marocco. Il romano 27enne aveva battuto in finale lo spagnolo Roberto Carballes Baena per 7-5, 6-2 in 1h47′ conquistando il primo titolo del 2024 e l’ottavo della carriera. Berrettini, reduce dalla finale persa nel Challenger di Phoenix, con la performance in Marocco sembrerebbe aver archiviato finalmente i problemi fisici (e amorosi) che lo hanno condizionato tra la fine del 2023 e l’inizio dell’attuale stagione. Bravo Matteo, però è un torneo da 250 punti… non esaltiamoci troppo.

La partita di Berrettini a Marrakech

L’azzurro, contro uno specialista della terra rossa, nel primo set subisce il break nel quarto game (1-3) ma è bravo a colmare subito il gap (3-3). Sul 5-5, il romano mette la freccia strappando il servizio al rivale e nel game successivo risale da 0-40, annulla 3 palle break e chiude la prima frazione 7-5. Nel secondo set, l’azzurro evita guai nel secondo game: altre 2 palle break annullate per il provvisorio 1-1. Berrettini accelera e nei successivi 3 game mette a segno 2 break spaccando la partita: 6-2 e il torneo è suo. Ora, appuntamento al Masters 1000 di Montecarlo.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.