Di recente l’ex presidente dell’Unione europea Romano Prodi ha dichiarato: «Se la Ue avesse avuto un esercito, Putin non avrebbe aggredito l’Ucraina».
L’alto rappresentante dell’Ue Josep Borrel non lo cita ma lo scimmiotta: «La guerra è intorno a noi, all’orizzonte. Un conflitto non convenzionale ada alta intensità in Europa non è più una fantasia.
«L‘ombrello protettivo americano non sarà necessariamente presente in futuro e l’Unione europea deve essere più indipendente per proteggere i propri interessi e sicurezza.
«Deve sorgere un forte pilastro della sicurezza e della difesa europea».
Borrel non ha parole di conforto per le popolazioni spaventate: «Dobbiamo fare tutto il possibile per evitarlo ma per farlo dobbiamo avere i mezzi per la deterrenza.
La terza fase
«Ora l’Ue sta entrando nella terza fase della sua costruzione: la prima, nel 1957, è stata con il mercato comune, poi l’accelerazione dell’integrazione economica con il mercato unico e la moneta unica.
«La terza fase invece è iniziata con la guerra in Ucraina, che porterà alla nascita di una forte pilastro della sicurezza e della difesa europea».
Campa cavallo che l’erba cresce.