Home CRONACA Strage di Suviana: “non è stato un incidente”

Strage di Suviana: “non è stato un incidente”

La strage della centrale idroelettrica sul lago di Suviana che ha ucciso tre dipendenti della Engineering Automation srl si consuma in pochi secondi a 40 metri sotto il livello del lago. Enel, però, ha dichiarato addirittura di essere “la parte lesa” e di non avere responsabilità, ma la Uil aveva mandato segnalazioni verbali e in mail perché proprio Enel chiedeva ai lavoratori di svolgere mansioni per le quali non avevano le certificazioni necessarie, soprattutto sulle saldature Di chi sono le responsabilità? E chi è che non ha ascoltato l’allarme del lavoratori?

I dettagli sulla strage e le parole di Enel

Secondo l’amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei: “Per fare questi lavori di aggiornamento tecnologico di fornitura, montaggio e collaudo, avevamo scelto fra le migliori ditte, le migliori società nel campo del settore elettrico e idroelettrico”, Quelle società sarebbero Siemens, Abb, Voith e ha detto che “quando mi rivolgo a un contractor, il contractor è sinonimo di prestigio e serietà”. Un ragionamento che sottintende quello che altre fonti di Enel Green Power dicono più apertamente, e cioè che in questa storia la società energetica si sente “parte lesa” e non certamente responsabile. Parte lesa per essere finita in questo dramma dopo aver scelto partner d’eccellenza per la realizzazione degli interventi alla centrale.

Ma i sindacati non concordano con questa scelta di partner d’eccellenza. Lo dice chiaramente Pierpaolo Bombardieri della Uil: “In una logica nella quale gli appalti al massimo ribasso e i subappalti a cascata tengono conto solo del profitto, dell’utile, e non rispettano la vita umana, poi abbiamo le tragedie. Ripeto, in molti casi non si tratta di incidenti, sono veri e propri omicidi. Perché quando per guadagnare un’ora, o mille euro, o un appalto, non si interviene sulla sicurezza e si perde una vita umana, non sono incidenti”.

Se si dovesse accertare la responsabilità di Enel, come sostiene la Uil, e se i gridi di aiuto non dovessero essere stati ascoltati, la parola “omicidi” sarebbe piuttosto in linea con la strage a cui abbiamo assistito. E la procura di Bologna sta indagando per disastro e omicidio colposi.

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