Home CRONACA Ancora un incidente sul lavoro. Morto un 36enne

Ancora un incidente sul lavoro. Morto un 36enne

Ancora un incidente sul lavoro, ancora una vittima. Un operaio di 36 anni, di origine albanese, è morto questa mattina, nel Milanese. Oggi è successo nel Milanese, ma i morti sul lavoro sono un numero esorbitante. L’uomo stava effettuando dei lavori di ristrutturazione in un edificio nel centro di Magenta, quando, per cause ancora da accertare, il tetto è crollato e l’operaio è precipitato dal vano delle scale, morendo sul colpo.

I numeri dei morti sul lavoro

Nel 2023 è stato registrato, rispetto a dodici mesi prima, un netto calo delle denunce di infortunio sul lavoro nel complesso. Un calo di quelle mortali e una crescita delle malattie professionali. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate tra gennaio e dicembre sono state 585.356 (-16,1% rispetto al 2022), 1.041 delle quali con esito mortale (-4,5%). In aumento, invece, sono risultate le patologie di origine professionale denunciate: 72.754 pari ad un +19,7% rispetto al 2022.

Si registra una diminuzione delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente al Sud (-20,6%) e nel Nord-Ovest (-19,6%), seguiti da Isole (-18,6%), Centro (-15,9%) e Nord-Est (-9,9%). Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano la Campania, la Liguria, il Molise e il Lazio. Il calo che emerge dal confronto del periodo gennaio-dicembre 2022 e 2023 è legato sia alla componente femminile, che registra un -27,6% (da 286.522 a 207.484 casi denunciati), sia a quella maschile, che presenta un -8,1% (da 411.251 a 377.872). Il decremento ha interessato sia i lavoratori italiani (-18,9%) sia quelli comunitari (-13,7%) ed extracomunitari (-0,1%). L’analisi per classi di età rileva diminuzioni in tutte le fasce, a eccezione di quella degli under 20 (dove circa nove infortuni su 10 riguardano gli studenti) che registra un +11,7%.

Articolo precedenteDengue: epidemia in Brasile. Milioni di casi
Articolo successivo5 mila Balneari scendono in Piazza. Il presidente Ripa: “Se non si sblocca subito qualcosa, sarà la prima di una lunga serie di iniziative”