Israele si sta preparando a un attacco diretto dall’Iran nelle prossime 24-48 ore. Secondo il Wall Street Journal, che cita diverse fonti, l’attacco colpirà il territorio di Israele.
La risposta di Israele
Il capo del Pentagono Lloyd Austin ha avuto un colloquio telefonico con il ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant, a cui ha assicurato che loro possono contare sul pieno appoggio americano contro gli attacchi iraniani. Durante la conversazione telefonica con il suo omologo, Gallant non ha lasciato spazio all’immaginazione e ha detto che “un attacco diretto dell’Iran comporterà una appropriata risposta da parte di Israele”. Ma questa, secondo il ministro degli Esteri iraniano, Amirabdollahian, sarebbe “una difesa legittima, con lo scopo di punire l’aggressore. Dopo l’attacco contro l’edificio consolare dell’ambasciata di Teheran a Damasco, attribuito dall’Iran a Israele, è una necessità. Quando il regime israeliano vìola completamente l’immunità degli individui e delle sedi diplomatiche andando contro al diritto internazionale e alla Convenzione di Vienna, la legittima difesa è una necessità”.
L’esercito israeliano ha vietato ai suoi membri di viaggiare all’estero senza permesso in vista dell’atteso raid iraniano. Le autorità israeliane si preparano ad una possibile risposta iraniana all’attacco israeliano al consolato iraniano a Damasco avvenuto il primo aprile. Funzionari di Hamas hanno riferito al quotidiano libanese al-Akhbar, considerato vicino ad Hezbollah, che “hamas non intende proseguire i negoziati per l’accordo. La leadership di Hamas ha informato i mediatori di non essere interessata ad ulteriori discussioni sull’accordo, finché non ci saranno progressi nelle sue richieste per la fine della guerra e il ritiro dell’esercito dalla striscia di Gaza“.