Cosa c’entra il premio Strega con la politica?
Sono un paio di anni che il premio letterario Strega entra a gamba tesa nei palinsesti dei giornali nazionali per questioni che hanno davvero poco a che fare con la letteratura.
Quest’anno la polemica non ricade sul ministro della Cultura Sangiuliano che l’anno scorso fece un bel capitombolo con la ex conduttrice della kermesse Geppi Cucciari. Dicevamo, la polemica ricade su una giovane scrittrice. Valentina Mira, con il libro “Dalla stessa parte mi troverai” noi non l’abbiamo ancora letto (probabilmente come Sangiuliano non lo leggeremo mai) però pare che un passaggio storico che coinvolge anche la premier Meloni non sia stato gradito tanto più che lo stesso passaggio è stato riportato dal settimanale L’Espresso (giornale non graditissimo dai meloniani).
Gli attacchi dopo l’uscita sul settimanale L’Espresso
La scrittrice dichiara, infatti: «In quell’estratto, riportavo una notizia vecchia, del 2008, di quando Giorgia Meloni mise una corona di fiori in via Acca Larenzia tra le braccia tese su questa croce celtica. Sulla base di questo, non del libro che non era ancora uscito, la prima ad attaccarmi è stata la vicedirettrice de il Secolo d’Italia». Il coro delle proteste per questo libro si allarga anche a qualche esponente di Fratelli d’Italia.
La Mira aggiunge: «Tutte polemiche strumentali, che oscurano l’unica storia che volevo mettere in luce: quella di Mario Scrocca, ingiustamente arrestato per il duplice omicidio di via Acca Larenzia di 10 anni prima e trovato morto impiccato in una cella del carcere di Regina Coeli trentasei ore dopo», chiosa la scrittrice.
La polemica vende
E aggiunge: «Chiudo definendo strumentali anche gli attacchi di chi mi attribuisce allarmismi sulla democrazia: non siamo in un regime. Sulle falle della nostra democrazia, consiglio i libri di Luigi Ferrajoli, un grande intellettuale. Se i libri interessano. Non si sa mai». Non resta che leggerlo perché miglior pubblicità non poteva esistere. La polemica vende!