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Timori in Rai per l’addio di Sigfrido Ranucci e Federica Sciarelli. MA SPERIAMO SI LEVINO DI TORNO

MA SPERIAMO SI LEVINO DI TORNO

Alcune indiscrezioni di stampa danno per imminente l’addio alla Rai anche di altri due volti importanti dell’azienda, Sigfrido Ranucci e Federica Sciarelli. Due professionisti che per Usigrai sarebbero una perdita ancor più dolorosa perché, spiega il sindacato in una nota, “si tratta di giornalisti interni da sempre impegnati nella ricerca della verità attraverso inchieste che hanno fatto la storia dell’azienda. Peraltro, è notizia di questi giorni la decisione della Rai di cancellare le repliche di Report dal palinsesto estivo. Si rinuncia a un prodotto di qualità a costo zero pur di rimuovere Ranucci dal Servizio pubblico”. E ci sarà un perché no? Speriamo sia la volta buona che si levano di torno.

L’Usigrai: “Il mandato di questo vertice è distruggere l’azienda?”

Il comunicato di Usigrai prosegue così: “Ci chiediamo se il mandato di questo vertice, che il governo si appresta a riconfermare, almeno in parte, sia quello di distruggere la Rai. Si fanno investimenti fallimentari, si chiedono sacrifici ai dipendenti, si taglia il budget delle redazioni con ripercussioni inevitabili sulla qualità del prodotto e al contempo si perdono pezzi importanti dell’identità Rai, con gravi danni per gli ascolti e il bilancio”.

Federica Sciarelli è convinta però

Alle indiscrezioni ha risposto Federica Sciarelli: “Hanno scritto che sto in bilico? Ho 65 anni, anche se mi dicono che non li dimostro e ho tante ferie arretrate da fare. Teoricamente la prossima stagione potrei fermarmi.
Bisogna vedere, di sicuro questa stagione di Chi l’ha visto? la finisco. Il prossimo anno ne avrò 66 di anni e quindi posso ancora lavorare. Lasciare la Rai? Io non lo farei mai, sono sempre stata un’aziendalista”. Ma infatti ti cacciano, non devi scegliere.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.