La polizia belga revoca i permessi e dispone l’immediata chiusura per ragioni di sicurezza pubblica della conferenza “National conservatism”, prevista a Bruxelles. È un summit dedicato all’ideologia del conservatorismo nazionale, gestito dalla Edmund Burke Foundation, think tank guidato da Yoram Hazony.
Giorgia Meloni, presidente europea del gruppo dei conservatori dell’Ecr, si dichiara «sgomenta e incredula». Il premier belga Alexander De Croo: «Vietare le riunioni politiche è incostituzionale. Punto».
Croo quindi tenta di rimediare al pasticcio: «Quello che è successo oggi è inaccettabile. L’autonomia comunale è una pietra angolare della nostra democrazia, ma non potrà mai prevalere sulla Costituzione belga che garantisce la libertà di espressione e di riunione pacifica dal 1830».
Una portavoce del premier britannico Sunak definisce il blitz «estremamente inquietante» e si richiama alla libertà di espressione.
L’ex premier polacco Morawiecki rincara la dose affermando che «l’ultima volta che ho visto una tale censura è stato ai tempi del comunismo».