La polemica del giorno alimentata stranamente dalla sinistra riguarda la presunta censura operata dalla Rai ai danni di Antonio Scurati, scrittore invitato da Serena Bortone per esibirsi in un monologo in occasione del 25 aprile. Il caso è stato sollevato proprio dalla conduttrice, che in un post si Instagram ha detto di aver appreso “per puro caso che il contratto di Scurati era stato annullato spiegazioni plausibili”. Peccato che la verità sia un’altra, ovvero che lo scrittore sembra volesse 2000 euro per parlare solo un minuto. Ma in nome delle idee non si dovrebbe parlare anche gratis? Eppure la Rai a titolo gratuito lo avrebbe voluto senza alcun problema…
Le parole della Bortone
La stessa Bortone dice di non avere idea del perché l’ospitata di Scurati sia stata annullata. E mentre lo scrittore non rilascia alcuna dichiarazione, l’opposizione ha iniziato con le accuse senza senso. Senza avere la minima idea delle ragioni per le quali l’azienda pubblica abbia deciso di annullare il contratto, infatti, sono partite le solite accuse di fascismo e di indisposizione davanti alle celebrazioni del 25 aprile, giorno in cui viene ricordata la Liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista e dall’occupazione tedesca.
Ma la verità è diversa ed è il direttore dell’approfondimento, Paolo Corsini, a spiegare come sono andate le cose. Fatti che non hanno nulla a che fare con la censura sui contenuti del suo intervento. Infatti, l’unica ragione per cui lo scrittore non sarebbe presente nello studio di Bortone è di natura economica. Lo strappo, che non è una censura, si sarebbe sviluppato davanti a un aumento dei costi. Corsini in una nota: “Credo sia opportuno non confondere aspetti editoriali con quelli di natura economica e contrattuale, sui quali sono in corso accertamenti a causa di cifre più elevate di quelle previste e altri aspetti promozionali da chiarire connessi al rapporto tra lo scrittore e altri editori concorrenti. Al di là di queste mere questioni burocratiche la possibilità per Scurati di venire in trasmissione non è mai stata messa in discussione”.