In America è stata approvata la legge che stanzia 60.8 miliardi di dollari a favore dell’Ucraina. Ma 23 resteranno in Usa per approvvigionare gli arsenali Usa. Poi ci sono 7,8 miliardi di aiuto finanziario diretto al bilancio ucraino sotto forma di un prestito, che potrà essere cancellato dal presidente dopo le elezioni del 5 novembre. Dal Cremlino hanno ragione nel dire che moriranno più ucraini. Perché la potenza militare della Russia e dei suoi alleati, a meno che non si arrivi ad un’escalation che nessuno desidera, è nettamente superiore rispetto a quella dell’Ucraina. Continuare a sostenere Zelensky che non vuole alzare bandiera bianca, nonostante la consapevolezza di non riuscire ad andare avanti ha ancora senso? I cittadini stanno pagando le sue scelte, le scelte di un uomo che si dice “felice per la decisione che mantiene la storia sulla strada giusta. La democrazia e la libertà avranno sempre un significato globale e non verranno mai meno finché l’America contribuirà a proteggerle”. Forse non hanno fatto i conti con l’elezione di Trump…
La legge in favore dell’Ucraina
La legge che destina 61 miliardi di dollari a Kiev è stata approvata con 311 voti favorevoli e 112 contrari, la maggioranza dei repubblicani schierata per il no. Quella per Israele ha avuto 366 voti contro 58, Taiwan 385 contro 34. Le sanzioni all’Iran, il bando di TikTok e l’uso dei beni russi congelati per finanziare Kiev 360 a 58. Il presidente Biden ha commentato: “Oggi i membri di entrambi i partiti alla Camera hanno votato per promuovere i nostri interessi di sicurezza nazionale. E per inviare un messaggio chiaro sul potere della leadership americana sulla scena mondiale. In questo punto di svolta critico, hanno risposto alla chiamata della storia”. Zelensky ha ringraziato, dicendo che gli aiuti “salveranno vite umane“. Di segno opposto la reazione russa. Tramite la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova parlano del provvedimento come di “un sostegno diretto alle attività terroristiche che aggraverà la crisi globale”.