La sentenza che cambia tutto
In Italia esistono due tipi di autovelox: possono essere autovelox approvati ma non omologati e autovelox approvati e omologati. La differenza può sembrare una sciocchezza, una questione burocratica. Ma ora è diventata una distinzione in grado di demolire tutto il sistema su cui si sono basate le multe stradali fino a questo momento. Un effetto domino che è stato innescato da una sentenza della Corte di Cassazione.
La Corte ha dato ragione a un automobilista di Treviso che aveva impugnato una multa per un eccesso di velocità registrato da un autovelox. L’autovelox da cui era arrivata la segnalazione (97 km/h contro i 90 km/h imposti) era stato approvato ma non omologato. Il problema, come spiega a Repubblica il direttore veneto di Anci Carlo Rapicavoli è che “i macchinari non omologati sono la stragrande maggioranza di quelli che si trovano tra le strade”.
E adesso i comuni dove vanno a rubare?
Le funzioni degli autovelox sono due: fungono da deterrente per il rispetto dei limiti di velocità e puniscono chi li supera. Secondo un report pubblicato da Codacons nel 2022 gli incassi arrivati ai comuni dalle multe sono arrivati a 547 milioni di euro. Il 37% in più rispetto al 2021. Perdere tutto questo flusso di cassa potrebbe essere un problema per le amministrazioni.
Come riconoscere gli autovelox non omologati
Le tre procedure che vengono affrontate durante l’installazione di un autovelox sono taratura, approvazione e omologazione. La taratura è semplicemente quella serie di manovre che permettono la calibrazione dei sensori e deve essere rifatta ciclicamente.
L’approvazione permette a un autovelox di essere effettivamente utilizzato e l’omologazione è un controllo che avviene una tantum e garantisce il rispetto delle norme di un macchinario. Ma come fare a sapere se un autovelox è omologato?
Il processo è abbastanza complesso ma il risultato è certo. Bisogna fare un accesso agli atti al comune che amministra il territorio dove è installato l’autovelox. Basta inviare la documentazione al comune attraverso la modulistica fornita dall’amministrazione. Spesso gli accessi agli atti vengono fatti per conoscere lo storico di un immobile.
Qual è la differenza tra autovelox approvati e omologati e autovelox non omologati
La differenza tra autovelox approvati e omologati e autovelox non omologati è solo burocratica. Non è detto che i primi funzionino meglio degli altri, anzi. Spesso gli autovelox approvati ma non omologati sono modelli più recenti che magari hanno ricevuto l’approvazione solo come prototipo.
Secondo Emanuele Ficara, avvocato che si occupa proprio di violazione del Codice della Strada, la sentenza della Cassazione definisce per la prima volta una differenza chiara fra questi due gruppi: “Adesso la sentenza della Corte stabilisce l’esistenza di una differenza netta e sostanziale”.
Autovelox non omologati: cosa fare in caso di sanzione
Se volete controllare che l’autovelox da cui arriva la vostra multa sia stato omologato, potete fare un accesso agli atti. Nel caso in cui non sia stato omologato quindi è possibile tentare un ricorso. Attenzione. Come spiegato da Ficara non esiste una legge pronta a salvarvi, c’è solo la probabilità che le prossime sentenze in questo ambito siano guidate dalle indicazioni lasciate dalla Corte di Cassazione.