Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha lo spirito dell’avventuriero senza macchia e senza paura. La sua isola che non c’è lo motiva a tessere la tela di un radioso futuro senza paura di alcun Capitan Uncino.
Gli è venuta un’idea decisiva per il benessere degli italiani e l’ha annunciata in chiusura della conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, a Pescara.
Lollobrigida considera auspicabile e perseguibile con decisione una modifica dell’articolo 32 della Costituzione. «Chiederemo di aggiungere questo passaggio», annuncia il ministro: «la Repubblica garantisce la sana alimentazione del cittadino. A tal fine persegue il principio della sovranità alimentare e tutela i prodotti simbolo dell’Identità nazionale, un dovere non della destra, non della sinistra, ma di tutti gli italiani».
Stabilisce il suddetto art. 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.
L’iter parlamentare per approvare una modifica alla Carta Costituzionale, si sa (ma non preccupa Lollobrigida), è particolarmente rigido e prevede una doppia votazione delle Camere con approvazione a maggioranza assoluta.
L’importante è andare avanti per la propria strada e pensare positivo: «Ogni tanto qualche annuncio piacevole lo voglio fare», si pavoneggia il ministro. «Ne voglio fare uno adesso, proprio in linea con quanto io credo sia necessario per l’Italia. Ringrazio il collega Foti, che porterà questa modifica della Costituzione in discussione al parlamento, credo il collega Malan la condivida ampiamente e farà lo stesso in Senato: una modifica dell’articolo 32. Perché nella nostra importante e bella Costituzione ci sono delle cose che all’epoca non era necessario ribadire, ma che noi riteniamo oggi sia utile ribadire».
Buona fortuna ministro, le servirà.