“La nostra Europa è mortale, può morire”. È l’avvertimento lanciato dal presidente francese Macron. Ha sottolineato che “esiste un rischio immenso all’orizzonte nel prossimo decennio, perché ci troviamo in un momento senza precedenti di sconvolgimento del mondo, di accelerazione di grandi trasformazioni”. Macron ha anche ribadito che “sta a noi decidere il futuro verso cui ci dirigiamo”.
Le sue parole sull’arma nucleare
Per rispondere alle grandi sfide del Ventunesimo secolo “serve un cambio di passo sulla difesa. La condizione imprescindibile della nostra sicurezza è che la Russia non vinca la guerra d’aggressione contro l’Ucraina. Siamo accerchiati e non siamo armati a sufficienza di fronte alla sfide che potenze regionali senza scrupoli come Cina e Russia pongono. Le regole del gioco sono cambiate ed è finita l’epoca in cui l’Europa delegava agli Stati Uniti la sua protezione. È oggi che c’è in gioco la nostra capacità di garantire la nostra sicurezza e perché le grandi transizioni e le sfide poste dall’intelligenza artificiale, dalla transizione digitale e dall’ambiente sono in gioco ora. L’attacco contro le democrazie liberali e i nostri valori e contro quello che è il sostrato stesso della civiltà europea si gioca adesso”.
Macron ha concluso il suo discorso sull’Europa alla Sorbona di Parigi dicendo che la Francia è pronta a mettersi in prima linea nella difesa europea, grazie all’arma atomica, che descrive come “elemento imprescindibile della difesa europea per costruire le garanzie di sicurezza. La Francia dispone dell’arma nucleare quindi della possibilità di dissuasione”.
Intervistato dai giornali ha detto infatti di essere ”favorevole all’apertura del dibattito sulla necessità di includere la difesa antimissile, il lancio di armi a lungo raggio, e l’arma nucleare per coloro che le possiedono o che hanno armi nucleari americane sul loro territorio. Mettiamo tutto sul tavolo e guardiamo a ciò che realmente ci protegge in modo credibile“.
Se a lui garantisce sicurezza a noi questo continuo parlare di nucleare spaventa e non poco