François-Xavier Fumu Tamuzo è stato costretto al ritiro a soli 29 anni. Una scelta inevitabile a causa dei tanti infortuni che lo hanno tormentato in carriera. L’ormai ex giocatore francese ha deciso di portare in tribunale le case farmaceutiche Pfizer e BioNTech perché è convinto che esista un legame tra i vaccini e i tanti problemi fisici.
La rovina di una carriera era tra gli effetti collaterali?
Una carriera in totale ascesa, passando dall’Auxerre al Quevilly Rouen, oltre che giocare nella nazionale under 20 francese. Poi però non è arrivato un’ulteriore salto di qualità a causa degli infortuni, ripetuti e pesanti. Come riportato da France Bleu Mayenne, pur non essendo un no-vax, Fumu Tamuzo ha associato alcuni dei problemi accusati al vaccino.
“Vorrei capire perché il mio corpo ha smesso di funzionare”
Questo è quanto ha dichiarato il giocatore che il 2 luglio si presenterà presso il tribunale di Parigi per l’azione contro i laboratori Pfizer e BioNTech, e la Federcalcio francese. Toccherà dunque al tribunale stabilire se nominare o meno un gruppo di esperti, che avranno la missione di verificare le sue accuse su un eventuale nesso causale tra il vaccino e le sue lesioni.
I dolori
François-Xavier Fumu Tamuzo ha spiegato di essersi vaccinato il 30 luglio 2021, per la prima volta con una dose Pfizer. La seconda dose poi è arrivata un mese dopo. Secondo l’ex centrocampista in quel periodo sarebbero arrivati problemi fisici come dolore al ginocchio sinistro, e poi tendinopatia. A seguire nel marzo 2022 la rottura del tendine d’Achile, poco dopo la terza dose di vaccino.
Pfizer in tribunale
Il francese ha citato in giudizio Pfizer-Germania e BioNTech come ideatori del vaccino, Pfizer-Francia come fornitore e la Federcalcio francese, quest’ultima perché quando è stato vaccinato, la vaccinazione non era obbligatoria e lo è diventata poi per i calciatori professionisti: “Ha costruito un protocollo sanitario ancor prima dell’introduzione di una legge”. Ha dichiarato l’avvocato Lanzarone.
Neanche un risarcimento?
Il giocatore, che chiede quantomeno un risarcimento economico, ha spiegato qual è la situazione attuale: “La camminata lunga è appena sopportabile, il jogging mi è impossibile. Nel momento in cui voglio dare una ‘scossa’, ad esempio salire le scale o scenderle, salire su uno scaffale, il dolore è forte”.