L’ennesima prova che siamo invasi dal politicamente corretto
Nella serata di ieri la Procura FIGC è entrata in possesso dei video dello striscione esposto dal laterale dell’Inter Denzel Dumfries durante la festa Scudetto. Il laterale olandese che, in occasione del derby della scorsa settimana, era arrivato alle mani con Theo Hernandez (entrambi espulsi), ieri direttamente sul bus protagonista della festa tricolore ha ricevuto e poi esposto uno striscione prodotto dai suoi tifosi con il francese al guinzaglio, un’immagine che è già spopolata dappertutto. Era un momento di gioia, sia per i tifosi che per i calciatori. Ma in questo mondo invaso totalmente dal politicamente corretto non si può più fare niente, nemmeno un po’ di goliardia calcistica.
Guarda lo striscione scandaloso di Dumfries che ritrae Theo a guinzaglio
Scontati i provvedimenti urgenti
Inutile dire che adesso la Procura aprirà un fascicolo. Nel 2022, in occasione della festa Scudetto del Milan, proprio Theo Hernandez assieme ai compagni Krunic, Maignan e Tonali, venne punito con multe tra i quattro e i cinquemila euro (12mila al Milan) proprio per quel discusso striscione esposto ai cugini interisti durante la festa del Diavolo scudettato. Pochi giorni dopo, il romanista Zaniolo lanciò cori offensivi verso la Lazio durante la festa per la vittoria della Conference e pagò un’ammenda da 4 mila euro (e altri 4mila per la Roma).
Ma cosa c’entra la lealtà e la correttezza?
A Dumfries dovrebbe essere contestato l’art. 4 del Codice di giustizia sportiva che obbliga i tesserati a ‘lealtà, correttezza e probità’. L’esito sarà una multa: da capire adesso solo quale sarà l’entità, sia per il giocatore che per il club.