A distanza di quattro anni dal lockdown, si riflette sui vaccini e sui possibili danni che avrebbero arrecato. Si è appena saputo della causa intentata dal calciatore francese Fumu Tamuzo contro Pfizer e Biontech: ritiratosi dai campi da gioco per crescenti problemi fisici, Tamuzo sostiene che a breve distanza dall’inoculazione del vaccino il suo fisico ha cominciato ad accusare seri problemi.
Adesso sul banco degli imputati è il turno del vaccino Astrazeneca. Se è vero che ha salvato più di sei milioni di persone il primo anno in cui è stato diffuso, l’azienda farmaceutica britannica è stata appena nelle condizioni di riconoscere in tribunale che il farmaco può causare un effetto collaterale, definito rarissimo ma potenzialmente mortale.
La causa legale
Almeno 81 cittadini del Regno Unito sarebbero morti per coaguli del sangue provocati dal vaccino in questione. Alcune decine di famiglie hanno fatto causa alla casa farmaceutica di base a Cambridge, accusando che i propri parenti avrebbero perso la vita o sofferto disturbi a causa del siero e chiedendo compensazioni per un totale di 100 milioni di sterline. Al processo in corso a Londra, i legali dell’Astrazeneca hanno ammesso che uno sviluppo del genere era effettivamente possibile.
Non è la prima volta che lo ammettono. Le informazioni sul vaccino AstraZeneca erano state pubblicamente aggiornate nell’aprile 2021, con l’autorizzazione della Medicine and Healtcare products Regulatory Agency (Mhra, l’agenzia regolatrice britannica dei farmaci) a somministrarlo egualmente, includendo la possibilità che, in casi molto rari, fosse in grado di innescare una trombosi con sindrome trombocitopenica.
In un primo tempo, l’azienda farmaceutica anglo-svedese aveva rifiutato di accettare che la sindrome può essere scatenata dal vaccino. Ora lo ammette, ma sottolineando che, a parte l’estrema rarità dei casi, la sindrome può svilupparsi anche in assenza del vaccino e che la sua causa vada valutata dagli esperti individualmente, caso per caso.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) comunque conferma che il vaccino AstraZeneca può avere effetti collaterali potenzialmente fatali “in casi molto rari”, definizione che, secondo il Council for International Organizations of Medical Sciences, significa 1 su 10 mila. “Nei Paesi colpiti dalla pandemia”, osserva in proposito l’Oms, “i benefici della vaccinazione nel proteggere dal Covid superano di gran lunga i rischi”.