Come riportato dall’Equipe, il pallone d’Oro di Diego Armando Maradona vinto nel 1986 e ritrovato, sarà messo in vendita. Il trofeo fu rubato il 26 ottobre 1989 da otto membri del clan di Giuseppe Misso. Era successo durante una rapina nella banca che custodiva i beni di Diego. Quella notte, il clan, specializzato in rapine miliardarie, mise a segno un colpo clamoroso. In otto entrarono nel caveau dell’agenzia B della Banca della Provincia di Napoli che era in via Manna, e rubarono circa 420 milioni e 400 cassette. In una, si trovava proprio il trofeo del Campione del Mondo.
L’asta per il pallone d’oro di Maradona
Sarà messo all’asta il 6 giugno il Pallone d’Oro vinto nel 1986 da Diego Armando Maradona. Diego in un primo momento aveva cercato di ritrovarlo, ma poi si era arreso. Lo hanno ritrovato nel 2016 e la sua autenticità è stata accertata il 2 aprile. La stima del premio è tra i 12 e i 15 milioni.
Ma come riuscirono a rubare il trofeo al Pibe de Oro? Il Mattino qualche anno fa era tornato sulla vicenda. Ecco l’articolo: “Era giovedì 26 ottobre 1989. Qualche giorno dopo, Maradona si sarebbe sposato con Claudia Villafane con una fastosa cerimonia in Argentina. Il Napoli aveva vinto il primo scudetto e anche la coppa Uefa. Quella notte, il clan di Giuseppe Misso, egemone nella Sanità e specializzato in rapine miliardarie, mise a segno un colpo clamoroso. In otto entrarono nel caveau dell’agenzia B della Banca della Provincia di Napoli che era in via Manna, traversa di via Duomo a Napoli. Penetrarono da un foro su una parete alle 14,20. Indossavano maschere di Carnevale per non farsi riconoscere e erano armati. Arrivarono parte dalla parete bucata, altri dalle fogne. Presero 420 milioni dalle casse, che erano spiccioli rispetto a quello che volevano portare via della cassette di sicurezza nei sotterranei della banca, dove si accedeva da una scala a chiocciola per cinque metri”.