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Nadal perde e saluta per sempre Roma: se non vince più nemmeno sulla terra rossa vuol dire che è l’ora del ritiro

Vogliamo cominciare con un grazie. E concludere con un ciao, forse un addio

Grazie Rafa

Grazie per ciò che ci hai regalato a Roma. Hai vinto sulla terra rossa del Foro Italico per 10 volte, l’ultima nel 2021 e hai fatto avvicinare al tuo tennis anche chi non era particolarmente appassionato. Ma questo la gente lo sa, tanto che quando hai perso oggi contro Hurkacz tutto il Foro si è alzato ad applaudirti, come prima, durante la partita, aveva provato ad incitarti con quel “Rafa, Rafa” che voleva mandarti oltre i tuoi limiti.

Ma tu sei umano, come tutti, anche se per i record raggiunti, potresti tranquillamente essere considerato un alieno. Ma a Roma hai perso davvero male, un risultato mai visto prima su questo terreno. Hai dominato sulla sabbia rossastra per vent’anni, ma il tempo passa, inesorabilmente, per tutti, anche per te. Ed è giusto così.

Sky aveva preparato una festa d’addio

Sky ha dichiarato di aver preparato una festa, o forse meglio dire un omaggio, ma dopo la sconfitta lo spagnolo si è ritirato nello
spogliatoio da dove non è più uscito. Lui dice che non è sicuro che questa sia stata la sua ultima volta a Roma e per questo non si aspettava una cerimonia. Ma se bisogna giocare spingendosi oltre le proprie possibilità e subire sconfitte su sconfitte, forse è meglio salutarci qui.

L’ultimo desiderio

Sappiamo bene che il tuo ultimo desiderio è quello di lasciare il campo da campione, ma sappi che anche così, ti ricorderemo per sempre come una leggenda

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.