Al di fuori dell’indirizzo dei social si erano perse le tracce della tennista Camila Giorgi, 32 anni. Ci è voluto che qualche curioso andasse a rovistare nei file pubblici della Wta, il circuito professionistico femminile di tennis, per scoprire che non è più una tennista professionista dal 7 maggio, data di inizio degli Internazionali d’Italia. E da qui è montato un caso, che vede al centro la 32enne marchigiana nata da padre argentino (Sergio, che la allena) e madre italiana (Claudia, stilista personale della figlia). Ma qualcosa sembra essere cambiato e il Corriere della Sera in esclusiva ha scoperto la possibile motivazione dietro la sparizione.
Il giallo di Camila Giorgi
Secondo il Corriere della Sera “l’atleta è ricercata dal fisco. Nei giorni scorsi gli esperti della Guardia di Finanza l’hanno cercata per notificarle una serie di documenti relativi ad accertamenti nei suoi confronti che hanno dato esito positivo (nel senso che sono risultate pendenze nei suoi confronti) ma nulla. La Finanza l’aveva convocata il 13 aprile senza alcun esito. Non risulta presentata alcuna denuncia per scomparsa. Non è stato possibile notificarle alcunché. La tennista è svanita lasciando dietro di sé dubbi riguardo alla propria carriera.
Risulta anche, dalle indagini condotte dalla Procura di Firenze nei suoi confronti, che la famiglia della trentaduenne abbia un curriculum altrettanto problematico sotto il profilo delle dichiarazioni dei redditi. Non risultano presentate le dichiarazioni annuali insomma. Camila Giorgi viene da una famiglia con papà argentino (il suo allenatore) e mamma italiana. Il sospetto è che abbia lasciato l’Europa per trasferirsi negli Usa. Certo è che ha lasciato dietro di sé molti misteri. Talento tennistico significativo (si è aggiudicata diverse e importanti vittorie negli ultimi tempi) Giorgi sarebbe inseguita ora dal fisco italiano. La competizione internazionale del Foro Italico è iniziata senza che neppure fosse iscritta”.
Se così fosse, altro che le tasse di Sinner a Monte Carlo