Un film già visto
Una pellicola che abbiamo già visto e rivisto. Amadeus proprio come Fazio. Anche per il direttore artistico di Sanremo, il cui contratto con la Rai scade a giugno, si è aperto il gioco tra offerte e controfferte in un mercato televisivo che da mesi è piuttosto agitato.
Mediaset smentisce
Mentre Mediaset ha smentito di avere mire sul conduttore del Festival, Discovery non è intervenuta sulle indiscrezioni che la riguardano. E questo, secondo il modus operandi di questo editore, significa che qualcosa in effetti bolle in pentola. Non si quale sia l’offerta avanzata ad Amadeus perché sbarchi su Nove, se quella di condurre un programma o quella di occuparsi di una nuova area relativa allo spettacolo. Quest’ultima opzione avrebbe come termine, per essere accettata, la fine di questo mese.
Il tempo stringe
Una tempistica che ricorda quella di Fabio Fazio l’anno scorso. Anche per il conduttore di “Che tempo che fa”, il cui contratto scadeva a giugno, Discovery aveva fatto un’offerta con termine a marzo, che fu protratto di qualche tempo soltanto perché l’allora amministratore delegato, Carlo Fuortes, era in scadenza e nel suo ultimo periodo prima delle dimissioni in Rai si era creata una situazione di stallo. A differenza però del caso di Fazio, il cui contratto fu poi fatto scadere da Fuortes (in linea, si disse, con i desiderata della nuova maggioranza di governo), per Amadeus non ci sono controindicazioni politiche.
La Rai darebbe tutto per farlo rimanere
L’attuale ad Roberto Sergio preme con forza perché Amadeus resti: l’offerta, secondo le indiscrezioni rilanciate dallo stesso Amadeus nel programma di Fiorello (VivaRaiDue), riguarderebbe, tra l’altro, un programma in prima serata, mentre è tramontata del tutto l’ipotesi Sanremo.
La Rai non sta passando proprio un momento roseo
Mentre si decidono le sorti dei talent, in Rai sono in corso una serie di iniziative sindacali. L’ultima delle quali è lo sciopero, indetto ieri dalla redazione del Giornale Radio Rai, contro l’obiettivo del piano industriale di togliere a RadioRai la redazione sportiva e quella di Gr Parlamento, che sarebbero integrate rispettivamente a RaiSport e RaiParlamento. L’adesione è stata del 95%.
Infine va chiarendosi il quadro del prossimo cda, nel quale la regola del 40% riservato alle donne, sembra ormai acquisita per volere dell’azionista Tesoro. A Fratelli d’Italia che indicherà due consiglieri su sette, il compito di scegliere una candidata, oltre al futuro ad Giampaolo Rossi. Secondo indiscrezioni si tratterà di un profilo dotato di esperienza manageriale.