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STEFANO MASSINI AGGREDITO AL SALONE DEL LIBRO: “Un uomo mi ha detto ‘Hitler non era come lo descrivi’”

L’autore era in Sala Azzurra per presentare il suo “Mein Kampf”, incosciente del fatto che nel 2024 ci fossero ancora persone naziste

In Italia ci sono ancora i nazisti

Stefano Massini, scrittore e drammaturgo italiano, è stato aggredito verbalmente e anche fisicamente durante la presentazione del suo libro sul Mein Kampf e l’ascesa del nazismo. Il fatto è accaduto nel pomeriggio di ieri – lunedì 13 maggio 2024 – dopo le 17.30. Massini è stato insultato in modo insistente da un uomo di circa 70 anni che stava assistendo alla presentazione. L’uomo ha cominciato a urlare quando l’autore ha fatto un parallelo tra la propaganda di Hitler e alcune frasi pronunciate da Trump. Poi la situazione è degenerata.

“Così è facile, andare a sparlare di Hitler senza un contraddittorio”

“L’uomo che mi ha aggredito, prima verbalmente poi fisicamente, mi ha sentito ieri sera a ‘Che tempo che fà – racconta all’Adnkronos – Mentre ero sotto al palco, in attesa di salire sulla piccola pedana, questo tizio, avrà avuto una settantina d’anni, mi è venuto incontro dicendomi ‘Così è facile, andare a sparlare di Hitler senza un contraddittorio’. Si è seduto in prima fila, ha iniziato a borbottare, a dissentire da tutto quello che dicevo, a offendermi con frasi ‘sei un buffone’, ‘sei un comunista’, e poi ‘cosa mi tocca sentire’ “.

“Gli ho detto che eravamo a Torino, nella città di Piero Gobetti”

“La responsabile Einaudi, che era con me, è andata a chiamare il servizio d’ordine – racconta ancora lo scrittore e drammaturgo – ma gli insulti sono andati avanti al firma copie”. “Al termine dell’incontro (sul palco) credevo fosse finita lì, e a quel punto me la sarei tenuta per me. E invece, quando sono sceso, mi ha preso per la manica della giacca come per trattenermi, mi ha urlato che ‘facevo schifo’, che io e Fazio dobbiamo smettere di riscrivere la storia, che le cose stanno diversamente da come le ho scritte”.
“Gli ho detto che eravamo a Torino, nella città di Piero Gobetti, e a quel punto alcuni ragazzi che erano lì a sentirmi hanno fatto una specie di applauso, come a dire al tizio ‘vattene’. Lui però mi è venuto sotto, e, nonostante l’intervento di 6, 7 persone del servizio ordine, mi ha preso per il bavero della giacca”.

L’aggressione

“L’aggressione fisica si è concretizzata in un paio di spintoni e di strattonamenti”, dice Massini. Quanto alla eventualità di sporgere una denuncia, “per ora penso di non fare assolutamente niente, anche se me ne ha dette di tutti i colori, e al Salone del libro poi… Al momento non credo di denunciare, è una persona di una certa età… Certo, in molti mi hanno esortato a non minimizzare, ci penserò. Sicuramente non è stata una cosa gradevole. Mi piacerebbe dire che l’ho trovato poco lucido, ma non è così: uno che usa l’espressione ‘mancanza di contraddittorio’ sembra decisamente lucido”.

L’allontanamento

L’uomo in seguito è stato allontanato e Massini è stato scortato dal servizo d’ordine fino all’uscita del Salone.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.