Home Celebs Televisione “Striscia” si attacca al trans

“Striscia” si attacca al trans

Non esisterebbe reality senza aspri scontri e violenze verbali. È una legge di natura della tv trash, il lato oscuro dell’entertainment. Non fa eccezione L’isola dei famosi, quest’anno movimentata dalla zuffa tra Luxuria e il concorrente Francesco Benigno.

Non esisterebbe reality senza aspri scontri e violenze verbali. È una legge di natura della tv trash, il lato oscuro dell’entertainment. Non fa eccezione L’isola dei famosi, quest’anno movimentata dalla zuffa tra Luxuria e il concorrente Francesco Benigno.

La conduttrice si indigna per gli insulti transfobici, l’attore accusa di speculare su un’eliminazione a suo parere scorretta.

Il botta e risposta tiene banco, forse in parte salva il reality dalla soppressione, dopo un inizio non entusiasmante alla prova Auditel.

È un’escalation, con Benigno che sbotta per una battuta su un suo eventuale ripescaggio: Riesumarmi? E questo secondo te è meno grave di dire che Vladimiro è un maschio e che nessuno potrà smentirmi? […] Anche io ho i cog**oni come Vladimiro, ma li uso per raggiungere i risultati, non uso il c**o io”.

Luxuria risponde che non darà più seguito alla diatriba per rispetto al figlio dell’attore, perché «non merita le conseguenze delle tue azioni». E lui s’inferocisce ulteriormente.

Una telerissa che ha “spaccato”, infatti Striscia la notizia consacra Vladimir del più ambito dei trofei, il Tapiro d’Oro.

Arriva Valerio Staffelli nel suo camerino e Luxuria, volpona, sta al gioco: «Ma che ho fatto per meritarmi il Tapiro? Qualsiasi cosa abbia fatto va bene, perché non vedevo l’ora di riceverlo».

L’inviato dedito agli attapirati spiega: «Abbiamo portato questo tapiro per gli insulti omofobi che ha fatto il signor Benigno. Nel 2024 un atteggiamento del genere ci sembra davvero fuori luogo»

Luxuria commenta: «Io quello che dovevo dire l’ho già detto in un video che ho fatto, perché ho voluto rispondere ad armi pari così come lui mi ha risposto sui social. Non ho nulla da aggiungere. Sono tranquilla, lui potrà dire quello che vuole, io non risponderò più».

Staffelli incalza, ricordando un film proprio contro la transfobia dove Benigno aveva un ruolo centrale: «Ma uno che ha fatto un film come Mery per sempre, non gli ha insegnato nulla?». «Io posso dire che è un film bellissimo che mi ha molto emozionata», osserva Vladimir. «Ci sono delle scene che sono dei grandi insegnamenti contro la transfobia, che è una brutta malattia».

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