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Tutta la verità della rissa tra Fedez, Iovino e cosa c’entra veramente la curva del Milan.

DI FABRIZIO CORONA

Siamo stati zitti fino ad ora. Questo perché ci sono determinati rapporti con entrambe le parti coinvolte in questa vicenda. Di solito, a differenza di tutti gli altri siti giornalistici, anche quelli più importanti, le verità sui casi di cronaca e attualità che succedono in Italia sono sempre esclusiva di questo giornale. Il mio giornale, perché io, prima di tutti gli altri, so le cose, perché passano tutti da me. Per non parlare della differenza rispetto ai poveri finti giornalisti influencer costretti a fare libri con gossip di famiglia da due lire per raccattare un po’ di soldi.

Come è successo quella mattina susseguente all'”agguato”. Quella mattina alle ore sei avevo già parlato sia con Federico che con Cristiano e conoscevo perfettamente tutta la storia. Una storia che in questo momento mediatico del caso Ferragni Gate aveva un valore giornalistico immenso. Ma perché ho deciso di parlare solo ora? Prima di tutto perché mi viene da ridere su quello che è successo ieri a Ludovica Di Gresy, nuova fiamma di Fedez, che oggi non è indagata, ma che ieri è stata convocata in questura come persona informata sui fatti, quindi senza avvocato. E lei, alla domanda “ma perché non mi avete chiamato con l’avvocato? Perché mi avete chiamato?”, le hanno risposto: “Guardi, abbiamo saputo di lei sul giornale di Corona”. “Veramente? Mi state chiamando per questo? Siete pazzi!”. Stamattina mi telefona e mi racconta questo fatto assurdo che mi fa sorridere e mi ha ricordato le vicende che mi hanno accompagnato per più di 20 anni.

Visto che i miei amici della procura mi utilizzano ormai come fonte di notizie in tutti i casi mediatici particolari, ho deciso di raccontare la verità. Per evitare che succeda quello che è successo a me nel caso della bomba carta e dei soldi trovati nel controsoffitto. Quando fui indagato ingiustamente dalla Boccassini per l’associazione a delinque di stampo mafioso. E anche perché sono in grado oggi di darvi delle anticipazioni esclusive.

La Curva Sud del Milan ieri ha postato, attraverso la sua pagina “banditi.curvasudmilano”, un post in cui si dissocia da Fedez. Ma questo non vuol dire che ce l’hanno con Fedez. Si dissociano dalle questioni mediatiche rispetto a problematiche di criminalità o di azioni criminose legate alla vita personale del rapper. È da un paio di giorni che tutti i giornali, tutti i quotidiani pubblicano notizie, a distanza di tre settimane, comprese le blogger del cazzo che non capiscono niente di cronaca, riportando fatti che noi sappiamo dal primo giorno, ribadiamo, completamente sbagliati perché, come succede in Italia, sono passati dalla Procura della Repubblica in cerca di visibilità, attenzione, e hanno tentato di portare questo caso su un’altra linea. Una linea più criminale, che però non esiste.

Infatti, in ogni articolo, si dice che non è chiaro il motivo della rissa, e che il motivo della rissa potrebbe riguardare tendenze criminali tra i gruppi partecipanti alla rissa per gestione di loro affari privati, ma questo non è assolutamente vero. Quindi, riportiamo i fatti per come sono.

Primo: Ludovica Di Gresy non era presente il giorno dell'”agguato”sotto casa di Iovino e non è indagata.

Secondo: nel locale The Club di Milano comincia una lite tra Iovino e Fedez. Iovino sferra un pugno a Fedez e Fedez con i suoi bodyguard si difende. Non contento Fedez in questa versione del ritorno alle vecchie origini, decide di continuare la lite.

Ripetiamo: lite. Che poi voi volete definire rissa, aggressione o agguato, ma è una lite. Fedez allora si presenta sotto casa e litigano più persone con Iovino, che decide di non sporgere querela. Il motivo della lite? Problematiche di bulli da discoteca.

Fine. Bulli da discoteca. Niente criminalità. Questioni leggere e di poca sostanza: ragazzate, bambinate.

Purtroppo c’è stata anche la coincidenza di un ulteriore fatto. Ovvero l’arresto di due tifosi appartenenti alla curva sud del Milan arrestati per l’accoltellamento del tifoso del Cagliari, avvenuto nel post partita di domenica a San Siro. Uno è Alex Cologno, amico di Fedez, membro storico della curva sud del Milan, che nelle ultime due settimane lo ha accompagnato alla presentazione del disco di Capo Plaza e a weekend Forte dei Marmi. Nella foto pubblicata su Instagram di Fedez all’evento di Capo Plaza compaiono una serie di membri della curva sud e vi spieghiamo come funziona. In questo momento, in cui i rapper sono le star più ricercate, usano farsi accompagnare da amici o bodyguard e così quelle persone in foto, in cui ci sono i tag, sono: Cristian Rosello accompagnatore di Fedez, altri due accompagnatori del rapper Emis Killa e altri due accompagnatori di Lazza, anche lui presente al lancio del disco di Plaza. Questa amicizia non ha nulla a che vedere con i fatti successi dopo Milan Cagliari e con Iovino, ma è solo pura e semplice coincidenza. Il problema è che alla Procura di Milano fa troppa gola il gruppo della curva Sud comandato da Luca Lucci.

L’altro arrestato è Alessandro Sticco, detto Shrek, uno degli uomini più vicino al capo storico della curva sud del Milan Lula Lucci, oggi agli arresti domiciliari per problemi di droga. Al contrario di quello che è scritto sul Corriere di oggi, primo giornale nazionale italiano, Federico Lucia, Shrek, non lo conosce neanche, mentre Alex Cologno sì ed è un suo amico, nonché bodyguard e accompagnatore. Questo arresto ha creato ancora più scompiglio in questa vicenda complicata e mediaticamente storpiata.

Quindi l’articolo del Corriere della Sera di oggi, sempre passato dalla procura della Repubblica, è completamente sbagliato nei riferimenti al caso Fedez Iovino. Invece, l’altro membro della curva sud del Milan Cristian Rosiello, non indagato per i fatti del post partita, è un amico di Fedez nonché il suo bodyguard ed è colui che insieme a Fedez ha litigato con Iovino.

Tornando ai fatti: Cristiano Iovino titolare di molte attività imprenditoriali e uomo della notte romana e milanese, ha incontrato Fedez in una serata al The Club domenica 21 aprile. Fedez era lì a divertirsi in compagnia di un gruppo di persone, mentre Iovino era da solo. A un certo punto, per motivi futili e stupidi di “BULLAGINE” e per apprezzamenti a una donna, Fedez si avvicina a Iovino in modo arrogante e minaccioso e Iovino gli sferra un destro. A quel punto comincia una rissa nel locale, che vede coinvolti Iovino, Fedez e gli accompagnatori di Fedez, tra cui Cristian Rosiello, bodyguard di Fedez e membro della curva sud del Milan, MA I DUE FATTI NON SONO COLLEGATI.

Cristiano Iovino, che si è fatto medicare in ospedale e ha in mano un referto (non vi diciamo di quanti giorni ma lo sappiamo), ha deciso di non sporgere denuncia. Questo perché è un ragazzo tutto d’un pezzo con dei codici etici proprio, che non sono criminali. Dopo l’uscita, però, degli articoli della Procura, la stessa Procura, è andato a prenderlo a casa per interrogarlo nuovamente chiedendogli perché non avesse sporto denuncia, se aveva paura, se era stato minacciato o se c’era qualcos’altro di più grosso che gli impediva di farlo, METTENDOLO SOTTO TORCHIO. Arrabbiato e preoccupato, Iovino, non ha sporto denuncia e non ha rilasciato nessuna dichiarazione sui fatti. Dall’altro lato Fedez, arrabbiatissimo, anche in modo un po’ arrogante, dal Salone del Libro, luogo della cultura e della libertà di espressione ha attaccato stampa ma ha sbagliato toni e modi. E ha sbagliato a negare la sua presenza sul luogo della seconda lite con Iovino sotto casa dello stesso, mentendo perché era presente anche lui, è un momento particolare per Federico. La stampa ha diritto e obbligo di trattare argomenti di cronaca, soprattutto se riguardano fatti super mediatici, ma sbaglia nella misura in cui segue l’input delle notizie mandate dalla Procura stessa scrivendo ciò che la procura vuole. E io, Fabrizio Corona, conosco molto bene questo modus operandi. La vicenda si concluderà così: Federico Lucia e Cristiano Iovino si incontreranno, troveranno un accordo legale per i fatti avvenuti, faranno pace e faranno un video ironico contro la procura che ha messo su un circo, perdendo come al solito enorme tempo e spendendo soldi di noi contribuenti. Ovviamente lasciando fuori la curva Sud che non c’entra assolutamente niente.

Ovviamente il video della pace sarà in esclusiva su questa pagina.

Tanti baci e imparate come sempre le lezioni di giornalismo dal maestro di questo lavoro, cioè me, e ricordatevi che la procura quando indaga guarda Dillinger. Tutti quando indagano guardano Dillinger. La verità è trent’anni che passa da qua, ma le cose segrete, le tengo ancora per me. E adesso quotidiani e settimanali rettificate sui vostri giornaletti del cazzo.

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