Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo, questo ministro dell’Agricoltura. Francesco Lollobrigida è il perfetto giullare alla corte di regina Meloni, regala sempre un sorriso, è un maestro di quisquilie e pinzillacchere.
Nemmeno Totò avrebbe avuto il suo guizzo, parlando allo stand del suo dicastero al Foro Italico: «Quanto è importante la convivialità nella nostra vita. Quanto è importante stare a tavola, discutere, ragionare, bere un bicchiere di vino, dialogare… quante guerre non ci sarebbero state di fronte a cene ben organizzate?».
Cessare il cuoco
Il web va fuori di melone e partono le burle: “Necessario un ‘cessare il cuoco’, “Antonella Clerici al ministero dell’Agricoltura”, una bandiera arcobaleno con al centro la parola “brace” invece di “pace”.
Si ricordano altre sonore gaffes del ministro Lollobrigida:
«Le nascite non si incentivano convincendo le persone a passare più tempo a casa, perché si intensificano i rapporti, come ha sostenuto qualcuno, non è quello il modo.
«Il modo è costruire un welfare che permetta di lavorare e di avere una famiglia, sostenere le giovani coppie a trovare l’occupazione.
«Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada».
In tv, la docente Donatella Di Cesare lo definì la sera stessa «neonazista»: Lollobrigida l’ha querelata ma per il tribunale “il fatto non sussiste”.
Ricchi e poveri a tavola
«Gli Stati Uniti sono un grande popolo, ci hanno liberato, difeso, su una cosa non ci possono insegnare niente: a mangiare, lo sanno anche loro.
«Hanno una criticità che devono rimuovere, hanno un differente modello di educazione alimentare. Da noi è interclassista. Da noi spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi, cercando dal produttore l’acquisto a basso costo spesso comprano qualità.
«Da loro le classi meno agiate vengono rimpinzate con elementi condizionanti che vanno nell’interesse del venditore più che del consumatore finale. Lo vediamo con la media del sovrappeso».
Per fortuna c’è il sud
Question time al Senato, Lollobrigida risponde al leghista piemontese Giorgio Maria Bergesio: «Per fortuna quest’anno la siccità colpisce molto di più le regioni del Sud e in particolare la Sicilia, e per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene…».
Aggiungi un posto a tavola
Come ha scritto Oscar Wilde, “Dopo una buona cena si può perdonare chiunque, persino i propri parenti”. Aspettiamo qualcuno dell’esecutivo che doni al ministro dell’Agricoltura la tavola pitagorica per i bambini e, quando è pronta la pappa, gli metta il bavaglino.