Spagna, Irlanda e Norvegia riconoscono la Palestina
Prima del riconoscimento annunciato oggi da Spagna, Irlanda e Norvegia (che non fa parte dell’Unione europea), la Svezia era l’unico Paese dell’Ue ad aver attuato il riconoscimento dello Stato palestinese, nel 2014.
Ma c’è chi lo aveva fatto già in precedenza: infatti Malta, Cipro, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania e Bulgaria lo avevano fatto quando ancora non erano membri dell’Ue. Il grande assente? La Francia…
Il perché della scelta francese
A parlarne e a motivare la decisione è il ministro degli Esteri francese: “Il riconoscimento di uno Stato di Palestina non è un tabù per la Francia, ma il governo francese ritiene che non ci siano le condizioni in questo momento affinché questa decisione abbia un impatto reale sul processo che punta alla soluzione a due Stati. Questa decisione deve essere utile. Cioè deve consentire un passo avanti decisivo sul piano politico. In questa prospettiva, deve essere adottata al momento giusto affinché ci sia un prima e un dopo”.
C’è però un altro grande assente, ed è l’Italia, che al momento non figura nella lista dei sì.
Sul ruolo dell’Italia è intervenuto Tajani
“Noi siamo favorevoli alla nascita di uno Stato palestinese che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele. Non abbiamo mai cambiato idea sulla filosofia dei ‘due popoli, due Stati’.
Siamo pronti a lavorare per una soluzione, così come proposta dalla Lega Araba, per preparare il terreno alla nascita di uno Stato palestinese con una sorta di amministrazione dell’Onu, anche con una presenza militare e siamo pronti a inviare militari italiani. Passi che creano tensione non servono: dobbiamo lavorare per la pace per la soluzione due popoli due stati. Nel fine settimana incontrerò primo ministro e ministro degli Esteri dell’Anp che noi sosteniamo e andiamo avanti su un percorso di pace”.