Alla fine il Milan ha deciso: sarà Paulo Fonseca, 51 anni, il suo prossimo allenatore, ma questo, per il Milan, è un vero e proprio suicidio.
Dopo l’esonero di Pioli dalla panchina del Milan sembra proprio che il nome più papabile sia quello di Paulo Fonseca. Dato che Antonio Conte è sempre più vicino alla panchina del Napoli. E che Max Allegri non tornerebbe da dove tutto è cominciato (è stato al Milan subito dopo la panchina a Cagliari).
Ma Fonseca sarebbe il male del Milan, molto più di Stefano Pioli, che è riuscito a perdere ben 6 derby di fila contro l’unica squadra di Milano, l’Inter.
Non poche le polemiche attorno al suo nome, che i milanisti non vogliono sulla propria panchina, perché speravano in un nome decisamente più di spicco.
Il contratto di Fonseca
Sembra che il Milan abbia definitivamente puntato su di lui e che nessun altro top coach sia mai stato vicino al Milan, né tantomeno sia stato seriamente cercato.
Né Conte, né Klopp, né Zidane. Il club si è da subito indirizzato su un altro genere di profilo, meno impegnativo sotto tutti i punti di vista, soprattutto economico. Anche se il portoghese sembra che firmerà un contratto di tre anni a 3 milioni di euro a stagione.
Non un biennale, ma addirittura triennale, segno che il Milan voglia fare sul serio con Fonseca.
Il post Pioli
La decisione, anche in questo caso come da diktat della proprietà, è stata sottoscritta da Furlani, Moncada e Ibrahimovic, che si prenderanno quindi anche le responsabilità di un eventuale fallimento.
Allenare il Milan è complicato. Il primo compito di Fonseca, sarà smentire gli scettici e conquistare il cuore dell’infastidito popolo milanista, che ieri, tra le lacrime, ha salutato Stefano Pioli nella sua ultima gara a San Siro.
Prima di lui, le contestazioni si erano riversate su Lopetegui e sembra quindi difficile che si ripeta un panorama simile.
Lui, l’ex Roma, ha intanto salutato il Lille e comunicato la propria scelta. La sua seconda Italia sta per cominciare. La prima non andò proprio bene, tanto che lasciò Roma tra i festeggiamenti e senza aver lasciato alcun rimpianto