Sembra che verrà firmato il patto di sicurezza bilaterale a margine del G7 italiano. Questo dovrebbe quindi implicare la presenza anche del leader ucraino Zelensky, anche se questa non è mai stata finora annunciata ufficialmente.
Stiamo parlando del più importante di una serie di accordi che Kiev ha stretto con i singoli Paesi della Nato, tra cui l’Italia, e che prevedono impegni sul sostegno a lungo termine, tra cui l’addestramento militare, la condivisione dell’intelligence e l’assistenza economica.
Però, secondo il Financial Times, autore dello scoop, “l’obiettivo è quello di placare le ire di Zelensky in quello che forse è il momento più basso e teso delle relazioni tra Washington e Kiev dall’inizio dell’invasione russa”.
A prescindere da quali siano i motivi, il segnale dato dagli Stati Uniti non ha per Putin alcuna giustificazione, dato che aveva già parlato, in tempi recenti e molto sospetti, di un “attacco all’occidente”. Lo aveva fatto dicendo: “Nessuno può minacciarci, le armi nucleari sono sempre pronte”.
L’accordo segreto con Zelensky
Joe Biden ha dunque “segretamente” autorizzato l’Ucraina a colpire in territorio russo con armi Usa ma solo nell’area vicino a Kharkiv e non a lungo raggio.
Lo riferisce Politico in esclusiva citando due fonti informate: “Il presidente ha di recente ordinato al suo team di garantire che l’Ucraina sia in grado di utilizzare le armi statunitensi a Kharkiv a scopo di controffensiva”. Sono queste le parole di un funzionario americano.
Le parole di un confidente ucraino
Un alto dirigente ucraino ha confidato al Financial Times che Zelensky è diventato “più emotivo e nervoso” per la situazione sul campo di battaglia e per quello che il presidente vede come il desiderio di Washington di avviare negoziati con la Russia.
Questo nonostante la Casa Bianca affermi in pubblico che ogni decisone spetta a Kiev.