Per il golden boy della Rai Stefano De Martino si è vociferato di un contratto da 8 milioni di euro che lo blinderebbe alla tv di Stato per quattro anni.
E si è scorta dietro la firma del papello la manina di Arianna Meloni, sorella della premier, con annessa presunta amicizia.
Arianna snoda il filo e smentisce su tutta la linea: «Non ho mai avuto modo di conoscere Stefano De Martino, guardo molto poco la tv e non mi interesso delle dinamiche in Rai, mi occupo h24 solo di Fratelli d’Italia e della straordinaria campagna elettorale che stiamo facendo sui territori».
«Sono sempre più incuriosita da questo fenomeno di mutazione della cronaca nel genere fantasy», polemizza la maggiore della sorelle Meloni, entrambe concordi sull’orticaria alla libertà di informazione.
«Certa stampa ormai inventa notizie dal nulla, mostrando una creatività davvero notevole. Credo che siamo di fronte ad un fenomeno sociologico, che andrebbe approfondito nelle università: il giornalismo gossipparo creativo».
La Signora degli Anelli
Arianna Meloni ha troppe cose serie cui pensare: «Fantasy per fantasy, al giornalismo creativo preferisco di gran lunga grandi saghe come Il Trono di Spade», confida esasperando la sua passione per un genere ispirato al Signore degli Anelli di Tolkien.
Per esempio, la preoccupa assai di più l’episodio dell’incontro con stretta di mano della sorella Giorgia con Vincenzo De Luca, occasione in cui la premier si è presentata dicendo: «Sono la Meloni, quella str**za».
I silenzi della sinistra
«Ricordo perfettamente il totale silenzio della sinistra dopo gli insulti rivolti al presidente del Consiglio da parte di De Luca», la difende Arianna. «La violenza verbale contro una donna è sempre una violenza, e come tale va sempre condannata, senza se e senza ma. Ma in quell’occasione rimasero tutti in silenzio, evidentemente per loro le donne di destra e Giorgia Meloni si possono insultare».
«È successo che una di quelle donne ha deciso di affrontare a testa alta l’uomo che la aveva insultata, guardandolo negli occhi e lanciando questo messaggio: eccomi, sono qui, dimmelo in faccia se hai coraggio. La sinistra si è stracciata le vesti e ha gridato allo scandalo… Sono orgogliosa di mia sorella, Giorgia ha lanciato un messaggio molto chiaro: le donne, e più in generale tutti coloro che vengono bullizzati, non devono avere paura e possono affrontare con coraggio chiunque provi ad umiliarli. Giorgia è un esempio per tutte le donne italiane, il suo coraggio è il coraggio che deve avere l’Italia. Sempre a testa alta».