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X autorizza i contenuti per adulti: Musk spaccia il porno per libertà di espressione

Rocco Siffredi ed Elon Musk - DillingerNews.it

X sdogana il porno con una nuova policy e Musk maschera la mossa parlando di libertà di espressione: serviva davvero questo per competere con le altre piattaforme?

Cambiano le regole su X, l’ex Twitter governato ora da Elon Musk, per i contenuti espliciti, compresi video pornografici. Dal mese di giugno infatti la piattaforma ha reso ufficialmente possibile pubblicare materiale di questo tipo in nome della «autonomia degli adulti» di creare i contenuti che credono, a condizione che i video o le immagini diffuse siano contrassegnate da un content warning dedicato.

X s’impegna inoltre a far sì che gli utenti minorenni non possano vedere tali tipologie di contenuti.

«Potete ora condividere materiale prodotto e distribuito consensualmente con nudità di adulti o comportamenti sessuali, a condizione che sia etichettato in modo appropriato e non mostrato in modo prominente», si legge nella nuova policy istituita dalla piattaforma di Musk.

Musk neofilosofo del porno

Da un lato quindi X spaccia «l’espressone sessuale, scritta o visuale» come «legittima forma di espressione artistica» e appunto l’autonomia degli adulti di «creare e condividere contenuti che riflettano le loro convinzioni, desideri, esperienze, comprese quelle legate alla sessualità». Dall’altra viene ristretto l’accesso a contenuti espliciti a minori o agli adulti che non vogliono vederli, viene proibito condividere contenuti che promuovano «lo sfruttamento, il non-consenso, l’oggettificazione, la sessualizzazione, danni ai minori o comportamenti osceni».

Obiettivi che necessiteranno senza dubbio di uno sforzo di moderazione dei contenuti tutt’altro che scontato da parte di X. Proibito anche condividere contenuti per adulti in «posti ad alta visibilità, come le foto profilo o i banner» che identificano ciascun utente. Infine, a chi condivide questo tipo di materiale viene richiesto di modificare le proprie impostazioni sui media di modo che in quelli condivisi venga incluso un content warning che gli altri utenti devono accettare prima di procedere nella visualizzazione. Se non lo farete voi, indica la nuova policy, sarà direttamente X a «modificare le impostazioni dell’account per voi» dopo aver rilevato dall’alto ciò che viene condiviso.

Porta sul porno per gli adolescenti

La condivisione di materiale pornografico è in realtà sempre stata possibile su Twitter, che non ha mai messo in campo un divieto ad hoc. Tanto che, come ricorda il Guardian, in molti Paesi del mondo è quella una delle fonti privilegiate tramite le quali gli adolescenti guardano video esplicito. Nel Regno Unito, una ricerca governativa ha stabilito lo scorso anno come il 41% dei teen-ager tra 16 e 18 anni abbia visto contenuti porno su X, contro il 37% che ne ha usufruiti su siti “dedicati”.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.