Il sindaco di Ravenna Michele De Pascale accusa il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami.
«Circola da diverse ore sulla rete un video dove annuncia per la decima volta un imminente decreto che risarcirebbe, questa volta per un massimo di 6mila euro (non più 5mila come precedentemente annunciato), i mobili delle famiglie alluvionate. Mi chiedo quanto abbia speso per la mobilia di casa sua».
La replica di Bignami: «Se ci sono persone dirette o eterodirette dal Pd che vogliono continuare a fare di tutto ciò un’arma di lotta politica glielo diciamo con franchezza, siamo pronti anche a non darglieli».
Il video cui fa riferimento il sindaco viene trasmesso dalla pagina Facebook “Cambiamo Castello” ed è circa a metà dell’intervento di Bignami, della durata di 45 minuti, che si parla dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna.
«Il video prosegue poi con una tutt’altro che velata minaccia», denuncia De Pascale, «di non stanziare nemmeno questa cifra palesemente insufficiente se non si interrompono immediatamente le critiche. Mi chiedo se Bignami per i mobili di casa sua abbia speso più o meno di 6mila euro».
«Noi romagnoli non ci facciamo ricattare»
«Prendo invece atto che dopo i comunicati stampa miei e dei comitati la cifra proposta da Bignami è salita da 5mila a 6mila euro, lo informo che noi romagnoli non siamo soliti farci ricattare e se servirà sono disponibile a fare altri 24 comunicati fino a raggiungere la cifra richiesta di 30 mila euro».
«Il Pd sta strumentalizzando l’alluvione in una maniera vergognosa», contrattacca Galeazzo Bignami. «Ha responsabilità gravi sulla pessima cura del territorio e molti dei danni sono conseguenza della pessima gestione dello stesso. Il Governo ha stanziato 6 miliardi in un anno. E ricordo che mai per nessun evento calamitoso sono stati dati soldi per i beni mobili. Questa sarebbe la prima volta. E invece che riconoscere lo sforzo del Governo, lo accusano di prendere in giro le persone dando 6mila € forfettari».
Unica minaccia reale, il Pd
«Visto che non vogliamo prendere in giro nessuno, se davvero la pensano così ne trarremo le conclusioni: siamo pronti a ritirare la norma e ridiscuterla. È esattamente quello che ho detto fin da subito a tutti, Comitati compresi. Ma è bene che a quel punto gli Alluvionati interessati sappiano chi è responsabile e di cosa. L’unica minaccia reale è che il Pd continui a governare quei territori».
Interviene quindi Elly Schlein, che non fa sconti al viceministro: ««Bignami, anziché scusarsi con le persone colpite dall’alluvione perché dopo un anno stanno ancora aspettando i ristori promessi al 100%, ha detto loro che li riceveranno solo se non criticano e solo se non simpatizzano con il Pd. Questo è un gravissimo utilizzo politico delle istituzioni. Dopo un anno di ritardi il governo Meloni, anziché scusarsi per i ristori promessi, usa toni ricattatori. Come se i ristori agli alluvionati non fossero un diritto ma un favore da erogare in cambio del silenzio e della simpatia politica. Non si governa col ricatto».
delle istituzioni».