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Influencer adottano un bambino autistico e poi lo restituiscono: la storia ora diventa una docuserie

Myka Stauffer e i suoi bambini - (Fonte: Ipa) - Dillingernews.it

“Non sapevamo dei suoi bisogni speciali”: dopo la tragedia la storia della famiglia Stuffer diventa una docuserie. Ma lucrare su questo non vi fa un po’ schifo?

Un bambino adottato e poi «restituito», come se fosse un prodotto su Amazon con un’offerta troppo bella per essere vera. L’inganno sapete qual era? La diagnosi di autismo. Nel 2020, la YouTuber Myka Stauffer e suo marito James fecero notizia in tutto il mondo per aver abbandonato il bambino di quattro anni che avevano adottato dalla Cina, quasi tre anni dopo averlo accolto nella loro famiglia.

All’epoca, la coppia dell’Ohio andò incontro ad un’onda d’odio mediatica dopo aver pubblicato un video in lacrime in cui spiegavano di aver deciso di «riportare a casa» Huxley, a cui era stato diagnosticato l’autismo, dicendo che «c’erano molti più bisogni speciali di cui non erano a conoscenza». Ah perché l’autismo è una malattia nuova?

In un video pubblicato su YouTube prima dell’adozione, Myka aveva detto agli spettatori che «mio figlio non è restituibile» e che «avrebbero amato» il giovane «non importa in quale stato» fosse arrivato da loro
Questo ha reso quanto accaduto dopo ancora più scioccante. Oggi, quattro anni dopo, lo scandalo virale è stato rivisitato in una nuova docuserie chiamata “An Update on
Our Family”, che esplora la caduta in disgrazia della coppia e include clip dai video
Youtube di Myka ora cancellati, oltre a un’analisi dell’industria dei vlogging familiari. Ma lucrare su queste cose non vi fa schifo nemmeno un po’?

Per fare i soldi si è capaci anche di adottare una vita

Tra il 2016 e il 2020, la coppia ha documentato ampiamente il viaggio dell’adozione di Huxley: dalla scelta del bambino, alla raccolta di fondi, fino al giorno del suo arrivo. Myka scrisse anche dell’adozione di Huxley e dei suoi bisogni speciali, rivelando che al ritorno a casa si resero conto che il fascicolo del bambino era «impreciso».

Dopo mesi di speculazioni, Myka e James condivisero un “aggiornamento” di famiglia sul suo canale YouTube, dicendo che Huxley aveva una nuova «famiglia per sempre» meglio attrezzata per affrontare i suoi bisogni speciali. Myka aggiunse che un’agenzia di adozione aveva contribuito a collocare
Huxley con la sua nuova famiglia, che ora lo ha ribattezzato.

Dopo un gesto così spregevole ci mancava solo la docuserie

La risposta mediatica negativa fu rapida, con molti critici che accusarono – giustamente – la coppia di aver adottato Huxley come trovata per guadagnare spettatori. Non contenti, hanno chiamato la nuova docuserie, “An Update On Our Family”, nome preso dal famigerato video pubblicato dagli Staffer per annunciare di aver reinserito Huxley.

Nel trailer, altri vlogger discutono di quello che è successo, compresi gli eventi che hanno portato alla scomparsa del bambino dal loro canale Youtube e quanti soldi possono guadagnare gli YouTuber di famiglia pubblicando online i propri figli. La docuserie promette di esporre l’industria dei vlogging familiari, nascosta seppure in bella vista e non regolamentata. Questo mondo fa sempre più schifo.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.