Le due sorprese devastanti per l’Italia sono state le elezioni di Roberto Vannacci e Ilaria Salis.
Lei che si definisce “attivista” e che è sempre stata contraria all’establishment e al potere, che cosa ci fa nel parlamento europeo?
Invece si è candidata nella lista Verdi-Sinistra e ha raccolto oltre 150mila voti.
Da ora la dovremo chiamare “onorevole Ilaria Salis” e potrebbe essere liberata già nelle prossime settimane, non appena il parlamento europeo la proclamerà eletta. Che brutta fine
Come sono andate le elezioni? E quanto ha inciso la Salis?
Per la Salis è stato un trionfo incomprensibile di preferenze, tante da spingere il partito che l’ha candidata, ovvero Avs, a un risultato unico nella sua storia: il 6,6% delle preferenze, molto al di sopra del 4%, ovvero la soglia di sbarramento, il minimo necessario per accedere al Parlamento.
Salis è prima in entrambe le circoscrizioni in cui era candidata: quella nord occidentale, dove Avs è andata sopra il 7 e lei ha raccolto 123mila voti, 20.000 di più rispetto al ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Ma è stata prima anche nelle isole, con 50mila voti, 15mila in più di Vannacci. Siamo diventati un popolo di rincoglioniti?