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Il ministro Crosetto contesta la pubblicazione delle chat costate le dimissioni a Paolo Signorelli

Roma. Il ministro della Difesa Guido Crosetto e la moglie Gaia Saponaro - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

Il caso di Paolo Signorelli, portavoce dimissionario del ministro Francesco Lollobrigida, infiamma lo scontro politico.

La Repubblica ha pubblicato stralci delle sue chat con il criminale scomparso Fabrizio Piscitelli, soprannominato Diabolik. Messaggi criticabili, conferma il ministro Guido Crosetto su X, ribadendo però che «nessuno di noi dovrebbe conoscere le conversazioni private degli altri». Senza citare Signorelli, Crosetto scrive un post comunque inequivocabile, dove critica la diffusione arbitraria di quelle chat – va sottolineato – e non i loro contenuti. Lo riportiamo di seguito.

“Sei un cittadino incensurato. Intercettano i tuoi messaggi whatsapp in un gruppo con amici, nell’ambito di un’inchiesta. Nessuno di quei messaggi è rilevante. Non vengono distrutti. Rimangono in un cassetto, un computer, uno scaffale per anni.

Poi diventi il collaboratore di qualcuno famoso a cui fa piacere far male. Tirano fuori quei messaggi. Li estrapolano da qualunque contesto. Li rendono pubblici. Ti massacrano. Ti rovinano la vita. E passano ad altri. Quei messaggi erano criticabili? Si! Ma resta il fatto che nessuno di noi dovrebbe conoscere le conversazioni private degli altri”.

“E che dovremmo scandalizzarci del fatto che ci sia qualcuno che conserva fatti privati (irrilevanti per lo Stato), per poterli usare quando serve, almeno quanto ci siamo scandalizzati per i contenuti. Invece per tutti è ormai una prassi normale. Per me no.  Ma, come sto constatando sul caso dossier, sono uno dei pochi a cui interessa il rispetto delle regole democratiche per tutti. Amici o avversari”.

Il Pd insorge

Matteo Orfini, deputato e dirigente del Partito democratico, ribatte: «Cioè è normale che un collaboratore del governo avesse in passato rapporti di amicizia con uno dei capi della criminalità organizzata romana? Con un narcotrafficante legato alla camorra? Perché il punto è questo, e lo sai bene».

Il ministro della Difesa approfondisce il suo ragionamento: «No, il punto che fai finta di non capire è un altro. È una persona incensurata, onesta, pulita, a cui non è mai stato contestato nulla, nonostante conoscesse (dall’infanzia) persone rivelatesi disoneste o delinquenti o addirittura camorristi».

Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e il suo ex portavoce Paolo Signorelli – Fonte: Ipa – Dillingernews.it

Conversazioni estranee ad alcun reato

«Quindi è una persona pulita come te e me! Anzi lo è dopo essere stato certificato come tale a seguito di un’indagine seria e lunga. Ha gli stessi diritti e doveri miei e tuoi! Ed aveva il diritto che le sue conversazioni, totalmente irrilevanti ed estranee ad alcun reato, fossero distrutte. Aveva il diritto di vivere una vita normale visto che non aveva mai fatto male ad alcuno né commesso reati. Mi hanno fatto schifo le conversazioni riportate? Si. Ma mi ha fatto anche schifo averle lette sui quotidiani usate come una clava per far male a un avversario politico. Quando e se pubblicheranno le tue, ti difenderò qualunque cosa tu dica su di me in privato. Con rispetto».

A DiMartedì, su La7, tra gli ospiti c’è l’ex premier Pier Luigi Bersani, che interviene sul caso in aperta polemica: «Il ministro Crosetto condanna la pubblicazione delle chat tra Signorelli e Diabolik? Ma io non devo avere il diritto di sapere che uno che sta girando per i ministeri scrive cose del genere? Se leggete i messaggi di Signorelli e fate l’elenco delle persone a cui lui attribuisce onore, voi mettete insieme una decina di ergastoli».

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