Il Papa in un incontro a porte chiuse con i parroci è scivolato di nuovo sulla “frociaggine”. Ecco le perle di oggi
Il Papa, nell’incontro a porte chiuse avuto oggi coi parroci di mezza età, è scivolato di nuovo sulla cosiddetta “frociaggine”.
Bergoglio ci è tornato sopra di sua spontanea volontà, utilizzando lo stesso termine molto colorito, usato nel discorso a porte chiuse coi vescovi italiani, che aveva sollevato una bufera mediatica e che lo aveva portato poi a scusarsi tramite il Vaticano.
Stavolta però, chi era presente all’incontro, racconta che il Papa è tornato sull’argomento “con grande equilibrio”. Ma così proprio non è stato.
Bergoglio, parlando con i vescovi a porte chiuse, aveva detto alcune settimane fa: “Guardate: c’è già un’aria di frociaggine in giro che non fa bene. C’è una cultura odierna dell’omosessualità rispetto alla quale chi ha un orientamento omosessuale è meglio che non sia accolto ” in seminario perché “è molto difficile che un ragazzo che ha questa tendenza poi non cada perché vengono pensando che la vita del prete li possa sostenere ma poi cadono nell’esercizio del ministero”.
Sì sì ma la Chiesa è aperta a tutti
Il Papa, anche oggi, a quanto riferiscono le fonti presenti, avrebbe utilizzato nuovamente la parola “frociaggine”, dicendo che i ragazzi con tendenze omosessuali incontrano difficoltà che poi si manifestano nell’esercizio del ministero. Bergoglio non ha inteso condannare gli omosessuali, spiegano.
La Chiesa, ha ribadito, è aperta a tutti – ah si? – ma quello che ha inteso stigmatizzare, a modo di vedere di alcuni presenti, sarebbe la lobby gay che ideologizza il fenomeno.
Perché provare a rendere politicamente corretta la Chiesa?
Il portavoce del Vaticano Matteo Bruni, nel riassumere i contenuti dell’incontro a porte chiuse coi preti di mezza età, spiega appunto che “nel concludere il Papa ha parlato del pericolo delle ideologie nella Chiesa ed è tornato sul tema dell’ammissione nei seminari di persone con tendenze omosessuali.
Ha ribadito poi la necessità di accoglierle e accompagnarle nella Chiesa e l’indicazione prudenziale del Dicastero per il Clero circa il loro ingresso in seminario”.