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Et voila il G7 a Brindisi, tra prestiti multimiliardari all’Ucraina e cene pentastellate

Uno dei padiglioni del G7 a presidenza italiana a Brindisi - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

Il G7 a presidenza italiana è iniziato da poche ore: la presidenza francese annuncia già una mozione di rilievo anti-putiniana.

I leader del summit avrebbero deliberato, spiega l’Eliseo, «un accordo, inizialmente di iniziativa americana, per un prestito all’Ucraina. Sarà rimborsato con i proventi dei beni russi congelati».

«Ma se per un motivo o per un altro i beni russi vengono sbloccati o se i profitti dei beni russi non producono più ciò che è necessario per finanziare il prestito, allora si pone la questione della condivisione degli oneri».

«Come sempre al G7», continua la fonte vicina a Macron, «i leader prendono una decisione e poi i tecnici lavorano per metterla in forma e conforme alla legge, alle regole della finanza pubblica e anche alle capacità finanziarie reciproche».

Tra i nodi da sciogliere, quello di sapere quali sono le garanzie di questo prestito, «che è essenzialmente americano, ma che può essere integrato con soldi europei o contributi nazionali. L’obiettivo è la piena operatività entro la fine del 2024».

Prestito collettivo

Marco Galluzzo, sulle colonne del Corriere della Sera, entra più nei dettagli: «Gli sherpa del G7 hanno trovato un compromesso sui fondi russi congelati in Belgio. Se tutto andrà per il meglio, perché le incognite dell’accordo sono ancora tante, prima della fine dell’anno l’Ucraina riceverà dai sette Stati del vertice uno o più assegni, che facilmente potranno superare i 60 miliardi di euro». 

«Gli interessi, o extra profitti, dei 200 e passa miliardi russi sequestrati faranno da garanzia e ripagheranno un prestito collettivo, probabilmente spalmato su dieci anni o dodici anni, per il quale Washington è pronta a mettere 50 miliardi, il Canada 5, il Giappone 2 (andranno al Bilancio di Kiev e non in armamenti, la Costituzione di Tokyo lo vieta), mentre Italia, Francia e Germania rimandano al prossimo Consiglio europeo con pieni poteri, con le nuove cariche apicali di Bruxelles, la definizione del contributo europeo. Londra invece parteciperà con un suo strumento finanziario e deve ancora decidere la cifra». 

Il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden, 81 anni – Fonte: Ipa – Dillingernews.it

Non si vive di sola aria

Nel resort di super lusso pugliese di Borgo Egnazia, una delle eccellenze del sud tanto care a Flavio Briatore e alla sua convinzione che il turismo di lusso sia il domani dell’Italia, i potenti della Terra, si spera, parleranno come mangeranno. Perché a tavola troveranno il meglio del Paese: in cucina, gli chef Vincenzo Elia e Massimo Bottura dell’Osteria Francescana a Modena, due volte eletto miglior ristorante del mondo. Gli abbinamenti delle portate ai vini saranno cura del re degli enologi Riccardo Cotarella, principale consigliere del ministro Francesco Lollobrigida nella difesa dei vitigni italiani. Predisposte 27 etichette, compresa quella di Bruno Vespa (le sue bottiglie sono anche su Trenitalia).

Filtra anche un’indiscrezione che riporta a usi antichi presso le Corti, quando re e principi temevano di essere avvelenati: sembra che Joe Biden si sia portato appresso un cuoco personale, che assaggerà tutto preventivamente. Un problema, forse, sarà aiutare il presidente a sedersi a tavola, dopo la rigidità corporea visibile nelle recenti apparizioni pubbliche.

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