L’artista lascerà la sua abitazione a Secondigliano per trasferirsi nella nuova dimora che sorge in un parco privato di Pozzuoli: ma siamo sicuri che tutti questi soldi provengano solo dalla musica?
L’amore incondizionato che Geolier prova nei confronti della sua terra natale non è certo un segreto, e adesso è dimostrato anche da un nuovo acquisto immobiliare. Il successo nazionale del cantante sembrerebbe non aver minimamente intaccato la passione per gli scenari partenopei, e e non sembra esserci riuscito neppure il bradisismo.
Il cantante ha infatti comprato un enorme villa ai Campi Flegrei, area nel napoletano recentemente protagonista delle cronache a causa delle continue scosse che agitano la quotidianità della popolazione.
Un fenomeno che il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha attribuito alla «politica criminale» che ha permesso, per lassismo, mancati controlli e non solo, per decenni la costruzione di centinaia di edifici e abitazioni.
Ammazza che casa
La casa in cui si trasferirà Geolier, che si prepara ad abbandonare la sua attuale abitazione a Secondigliano, sorge in un parco privato in Via San Gennaro Agnano, a Pozzuoli. Fino a qualche giorno fa, l’edificio era tra gli annunci della Knight Immobiliare, specializzata in immobili di lusso. La villa si estende su 400 metri quadrati, ha tre piani collegati da una scala a chiocciola e una splendida vista panoramica su Capri e su Nisida.
All’interno, risulta relativamente tranquilla per il personaggio che andrà ad abitarci dentro: pareti total white, un salone con cucina living ed enormi vetrate. Le camere da letto sono 4, i bagni 7. Ma ci sono anche una palestra, una zona relax con idromassaggio e una sauna in stile finlandese. Oltre a un’area esterna di 1.500 metri quadri, tra giardini e terrazze, una delle quali persino provvista di piscina. Sebbene Geolier non abbia annunciato pubblicamente l’acquisto, sui profili social della società immobiliare sono già in molti a complimentarsi per la sua scelta.
Davvero un bel villone, ma siamo sicuri che tutti questi soldi derivino solo dalla musica?
L’epoca dei trapper e dei rapper è scoppiata poco prima della pandemia e continua imperterrita tutt’oggi. Una moda che ha fatto anche diventare milionari alcune tra le figure più spiccate del panorama musicale. Insomma, i cantanti di successo certo non se la spassano male, ma una villa del genere, non in molti ce l’hanno.
Ora, non vogliamo alludere a niente e non vogliamo incolpare nessuno in quanto privi di prove concrete, ma vogliamo solo lasciare i lettori sollevando una piccola questione: ma siamo sicuri che questi soldi derivino solo dalla musica?
