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Annalisa madrina del Pride di Roma: ma cosa c’entra la cantante con i diritti lgbt?

Annalisa - (Fonte: Instagram) - Dillingernews.it

La cantante ligure, madrina del Roma Pride 2024,sfilerà il 15 giugno per le strade di Roma in nome della libertà: ma cosa c’entra con i diritti lgbt? Sarà mica becera pubblicità?

La madrina del 30° Roma Pride 2024 è Annalisa. Sarà colei che sfilerà sabato 15 giugno per le vie della capitale, insieme a 40 carri, da Piazza della Repubblica alle Terme di Caracalla.

Poi la festa finale si sposta all’Ippodromo Capannelle per il Rock Me Pride. E insieme ad Annalisa ci saranno Big Mama, Sarah, neo vincitrice di Amici, la comica Brenda Lodigiani e tanti altri ospiti. Tutto molto bello, ma sta gente cosa c’entra con i diritti lgbt? Sarà che Amici avrà messo in palio per la vincita del talent la sfilata al Pride…

La colonna sonora è Sinceramente, che dopo aver perso Sanremo devono rifilarcela alla celebrazione di Roma. Una canzone “manifesto” in nome della libertà, che con la libertà non c’entra proprio nulla.

«La libertà è un concetto chiave che si dà per scontato, ma che scontato non è», afferma Annalisa, «ogni persona deve avere la possibilità di seguire le proprie inclinazioni, le passioni e i sogni di vita e di carriera. Deve essere libera di affermare la propria esistenza e personalità. Il fatto che ancora oggi certe scelte non siano tutelate è un problema che si deve risolvere. L’urlo del Pride, grazie anche alla musica pop, deve arrivare il più lontano possibile e a più persone possibili, molti non sanno che cosa significa questo evento».

Annalisa ministro dei diritti

Il vento delle destre che ha soffiato alle ultime Europee getta un po’ di ombra sulla festa, ha continuato Annalisa: «Sono preoccupata e sono dispiaciuta perché trovo abbastanza incredibile che ancora oggi, nel 2024, certi temi non siano vissuti come scontati», commenta la cantante, «Per me è scontato che ogni persona debba avere la libertà di scegliere la vita che desidera e debba avere dei diritti. Non è così. Ma i problemi, a volte, possono essere trasformati in opportunità».

Sinceramente è la portabandiera del 30° Roma Pride che prometta numeri da record. «Canterò anche Mon amour», assicura Annalisa, «queste canzoni sono importanti per me e per il Pride. Sono orgogliosa ed emozionata pensando alle strade impensabili che hanno preso alcuni dei miei brani», prosegue.

«Il tema della libertà lo sento molto vicino e lo vivo da cantautrice: sento l’esigenza di parlarne. L’ho fatto con da Bellissima a Sinceramente. Sono partita dalla libertà di mostrarsi anche perdenti. Succede a tutti no? Per poi passare alla libertà di amare chi si vuole e di prendersi spazio per sé stessi, senza paura».

“Un’esperienza emozionante”, dice lei

Per Annalisa essere al Pride Roma «è un’emozione diversa», ammette, «ci sono tanti aspetti che entrano in gioco, non c’è solo la mia musica. C’è un messaggio importante da veicolare: è un’occasione unica per attirare l’attenzione sui diritti della comunità Lgbtqia+ e di tutti.

Inoltre partecipare a questa grande parata è la realizzazione di un sogno, perché significa che le parole delle tue canzoni vanno oltre te, che quel seme piantato in mezzo a tante parole può germogliare nella coscienza delle altre persone».
E sulle voci che già vedono Annalisa insieme a Carlo Conti sul palco di Sanremo 2025, la diretta interessata risponde: «Si vocifera, per ora, non so nulla su Sanremo», sorride.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.